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A Legnano, dopo due anni, torna il Palio per l’ultima domenica di maggio, che sarà proprio il 29 maggio, cioè il giorno della Battaglia di Legnano.

Il calendario di eventi che porteranno al ritorno del Palio nella sua collocazione è partito il 30 aprile, un mese prima, con la Traslazione della Croce, dove la contrada che ha conquistato la vittoria all’ultima edizione della manifestazione, ovvero La Flora, ha portato il Crocione nella Basilica di San Magno.

Si  è continuato il 14 maggio in piazza San Magno, dove si è tenuta la cerimonia delle iscrizioni delle contrade al Palio e quella dell’investitura civile dei capitani.

Venerdì 20 maggio alle 20.30 ci sarà la Veglia della Croce nella Basilica di San Magno e venerdì 27 maggio alle 20 allo stadio Giovanni Mari si correrà la 37esima edizione del Memorial Favari, noto come  la Provaccia.

E il 29 maggio alle 10.30 è prevista la messa sul Carroccio in piazza San Magno, alle 15 la sfilata delle otto contrade da piazza Carroccio fino allo stadio Mari e alle 16 il via alla corsa ippica .

A chiudere gli eventi del Palio di Legnano 2022 sarà la traslazione della Croce dalla Basilica alla chiesa della contrada vincente prevista per il 4 giugno alle 19.

Il Palio di Legnano è il cuore della manifestazioni rievocative della Battaglia di Legnano, che il 29 maggio 1176 vide la vittoria dei comuni alleati nella Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa.

Tracce delle prime commemorazioni si ritrovano, in forma religiosa, nel tardo medioevo a Milano nella chiesa d San Simpliciano, ma il Palio di oggi ha origini più moderne.

La prima edizione in assoluto, che era la Festa del Carroccio, fu nel 1932, organizzata in contemporanea ad una fiera gastronomica, vedeva una sfilata in costume d’epoca e una gara ippica che si svolse al campo sportivo Brusadelli.

La prima edizione del Palio non venne assegnata in quanto la gara fu sospesa a seguito di un incidente avvenuto ad un fantino e riprese solo 3 anni più tardi, nel 1935.

E’ da questa seconda edizione, organizzata con una sfilata in costume più ricca, che la rievocazione ha il nome di Palio di Legnano..

Dalla successiva edizione, nel 1936, la denominazione dovette cambiare in quanto una disposizione del Duce stabiliva che la denominazione Palio doveva essere riservata esclusivamente alla tradizionale manifestazione  di Siena e la rievocazione legnanese assunse allora il nome di Sagra del Carroccio, fino all’edizione del 2005, poi ha ripreso il nome precedente di Palio di Legnano.
La città di Legnano è divisa in contrade, dieci inizialmente, che presto divennero otto e le guida della contrada è affidata alla reggenza composta dalle tre cariche più importanti, Capitano, Castellana e Gran Priore.

Oggi le otto contrade di Legnano sono La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo.

Uno degli elementi più caratteristici del palio è la sfilata storica di 1200 figuranti che indossano costumi e portano oggetti d’epoca realizzati esclusivamente secondo le prescrizioni dettate da una commissione che esamina l’attinenza degli abiti e degli ornamenti.

Ogni contrada ha un tema predefinito che raffigura un aspetto della vita medioevale, da quello riferito alla vita militare a quello contadino, passando attraverso la vita dei cortigiani o quella degli artisti di strada, musici e giocolieri.

Alla fine del corteo sfila il Carroccio scortato dai fanti e dalla Compagnia della morte,  capitanata dal leggendario condottiero Alberto da Giussano il cui monumento, ideato dallo scultore Enrico Butti, è diventato il simbolo della città.

La mattina, prima della sfilata e della corsa, in piazza San Magno sul carroccio si celebra la messa, seguita dall’investitura religiosa dei Capitani e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini del Palio.