Bianchi, eleganti, liberty. Li incontri sul lungo lago di Stresa e nei giardini, ti fanno pensare alla belle epoque, alle signore in cappellino e veletta, ai cilindri dei gentiluomini, alle carrozze…

Dopo anni di attesa, saranno restaurati e conferiranno quell’aria diversa, molto speciale, alle passeggiate serali.

Infatti, l’amministrazione comunale ha scelto di dare una mano a uno dei simboli del periodo Liberty a Stresa, con il recupero dei lampioni in ghisa che ormai dal 1923 caratterizzano il lungolago della cittadina del Lago Maggiore.

Il lampione era un prodotto molto amato dallo stile Liberty o Art Nouveau di fine Ottocento, dove antico e moderno si combinano in una sintesi veramente originale.

Molti di questi lampioni oggi hanno la loro naturale collocazione nei parchi, nelle strade, nei giardini, nei cortili, negli ingressi, nelle ville d’epoca e ovunque si voglia illuminare con un tocco d’arte.

Secondo il sindaco di Stresa Giuseppe Bottini si potevano rimpiazzare i punti luce con nuovi modelli, ma con il restauro si contribuisce alla conservazione della storia del lungolago.

Il recupero dei lampioni avverrà in due parti, il primo verso la primavera, mentre il secondo è previsto per l’anno prossimo.

La prima parte dell’intervento sarà incentrata su trenta dei lampioni dello storico lungolago e inizierà la prossima settimana con la rimozione dei pali in ghisa per opera della società Elecnor.

I pali saranno trasferiti a Forlì alla ditta Neri, che effettuerà materialmente il restauro, recuperando i fregi, analizzando la stabilità dei pali di sostegno, con il rimpiazzo e l’installazione di componenti elettrici che permettano l’utilizzo di lampade a basso consumo, inoltre saranno sostituiti tutti i cavi elettrici.

Lo scopo è ricollocare i pali restaurati per l’apertura della stagione turistica, mentre nel frattempo il lungolago, temporaneamente illuminato da faretti, sarà per qualche settimana un pochino più buio.

Saranno anche sostituite le bocce illuminate, che da sempre danno quella romantica atmosfera notturna al lungolago, collocate quando furono installati gli attuali lampioni nel 1923 e per questa caratteristica, l’illuminazione venne detta Pallonata.

Tutto l’intervento costerà circa 162 mila euro, con il rifacimento dell’impianto di alimentazione elettrica, oltre al collocamento di una nuova linea in fibra ottica per il funzionamento del wi-fi sulle aree pubbliche.