Non solo sulla strada per conoscere un itinerario turistico che può offrire visuali nuove e inedite, da Locarno a Venezia.

A Locarno l’ultima assemblea dell’Associazione Locarno-Milano-Venezia con i rappresentanti dei soci dei Comuni di Milano e Locarno, Consorzio Est Ticino Villoresi, Provincia di Novara, Dipartimento del Territorio del Canton Ticino, ERS Locarnese e Valli, Organizzazione Turistica Lago Maggiore, Porto Regionale Locarno, Ass. Amici dei Navigli, Ass. Ars. Uni. VCO ha visto l’addio di Aldo Torriani, sostenitore del progetto di ripristino della via navigabile Locarno-Milano-Venezia e memoria storica, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente.

Il nuovo presidente è stato il Municipale e capo dicastero Sicurezza del Comune di Locarno, Niccolò Salvioni.

Dall’inizio dell’anno la carica di Segretario-Tesoriere è passata da Athos Gibolli a Mauro Beffa, responsabile Manifestazioni della Città di Locarno, mentre Aldo Torriani ha il titolo di Presidente Onorario e continuerà la sua attività come membro del Comitato direttivo.

L’affascinante itinerario turistico che collega Milano, Venezia e Locarno attraverso la storica via d’acqua tracciata dal Ticino, dal Lago Maggiore e dal fiume Po, sarà così valorizzato grazie a numerosi progetti transfrontalieri lungo il percorso Locarno-Milano partiti nel contesto dell’esposizione universale Expo 2015 di Milano.

Dalla cittadina svizzera di Locarno il percorso va dal Lago Maggiore fino ad Arona e Sesto Calende, per poi continuare sul Ticino fino alle dighe del Panperduto in località di Somma Lombardo e nelle vicinanze dell’aeroporto della Malpensa.

Con la suggestiva diga ottocentesca del Panperduto, nel cuore del Parco del Ticino, saranno potenziati i percorsi navigabili, ciclabili e pedonali del Canale del Naviglio Grande fino alla Darsena di Milano e del Canale Villoresi che collegherà il sito dell’Expo.

Dalla Darsena di Milano il percorso continua verso Pavia sul Naviglio Pavese per poi arriva sul Ticino, sfociando sul fiume Po e passando da Piacenza, Cremona e Ferrara fino alla laguna veneta e al mar AdriaticoVenezia.

Questa via d’acqua, naturale e edificata, ha un grande ruolo storico di collegamento e di via di trasporto che è valorizzato e riscoperto grazie a una serie d’iniziative promosse dal Canton Ticino, della Lombardia e del Piemonte.