Incantevole, affascinante e carico di storia nonché di letteratura, il lago di Como offre al visitatore infiniti spunti e occasioni di vista.

All’estremità della baia di Como, a pochi passi dal centro storico in una delle zone più caratteristiche della città, con un’invidiabile vista panoramica sul ramo del lago, si trova via Geno

Un promontorio naturale, pedonabile, che racchiude tanta storia e fascino. Nota per essere una splendida e frequentata passeggiata a picco sul lago e per tutti i locali che si affacciano sulla via.

Questo tratto di strada, vede diverse ville storiche e in particolare due meritano menzione, Villa Cornaggia (o Villa Mirabella) e Villa Geno, da cui prende il nome la zona.

Villa Geno si trova proprio, sulla punta che separa il golfo di Como dal resto del lago, e offre un panorama stupendo, che comprende poco oltre Torno, e sull’altra sponda Cernobbio.

Dove adesso si trova Villa Geno, in passato la zona probabilmente ha visto altre ville antiche nel tempo. Certo che questo poi era anche la zona dei pescatori e delle lavandaie.

Nel Seicento aveva trovato posto un lazzaretto con una chiesa e altri edifici annessi, che vennero acquistati nel 1790 dalla marchesa Cristina Menafoglio di Modena, con lo scopo di ricavarne una residenza per la villeggiatura.

Poco dopo la costruzione del corpo di base, la marchesa vendette le sue proprietà al nobile Carlo Cristoforo Cornaggia-Medici, rappresentante di una storica famiglia milanese.

Verso il 1850 il figlio Giovanni, diede impulso ai lavori, commissionando all’architetto Giacomo Tazzini, allievo del Canova, l’abbattimento della vecchia struttura e l’edificazione di una villa in stile tardo-neoclassico.

L’interno della villa venne decorato con una serie di affreschi di Eluterio Pagliano e Giuseppe Bertini, inoltre i Cornaggia-Medici realizzarono l’ampio parco circostante, di cui tracciarono viali e sentieri, conservando gran parte della vegetazione esistente, inserendo una serie di piante molto diverse tra di loro, dando così un ulteriore tocco di bellezza e originalità.

Negli ultimi anni i Cornaggia, misero mano anche alla strada per l’accesso alla villa, che risultava piuttosto difficile. Crearono così il grande e spettacolare viale alberato, che dalla villa conduce alla Piazza della Funicolare per Brunate, che è praticamente la struttura attuale.

All’inizio del Novecento la proprietà fu acquisita dal Comune di Como, il parco venne notevolmente ridimensionato, e la villa divenne la sede di un noto ristorante.

Dopo la seconda guerra mondiale fu ideata una vera e propria zona turistica attorno a Villa Geno con la collocazione di nuove attrattive e ampi spazi verdi.

Alla fine degli anni 40, proprio in cima al parco della villa, venne edificata la fontana con il grande getto, che arriva a 40 metri di altezza, progettata dall’ingegner Renato Uslenghi. Venne poi costruito il Lido Margherita, per realizzare una struttura stabile per le spiagge e le attività sportive.

Poco più avanti da Villa Geno, proprio costruita in una posizione spettacolare, sulla roccia a picco sul lago, si trova una costruzione più recente. Si tratta di Villa Cornaggia, realizzata nel 1911-12 su un progetto dell’ingegnere bergamasco Luigi Angelini, che divenne poi una proprietà dell’architetto Mario Musa e della sua famiglia.

Abitazione, raffinata caratterizzata da un color ocra e tetto contrasto, costruita su un blocco di due piani, con balconi in pietra che danno proprio sul lago e le danno un ulteriore tocco di bellezza.

Dal 1999 Villa Cornaggia, è stata il set principale per gli esterni della soap opera Vivere, che raccontava la vita fatta d’intrecci, tradimenti, giochi di potere di quattro famiglie che vivevano proprio sul Lago di Como.