Già nel breve tratto che si percorre uscendo dall’autostrada, si pregusta il piacere di rivedere Arona e il suo Lago, pochissimi chilometri, qualche curva e poi eccola, una città da visitare.

Posta sulla riva piemontese del Lago Maggiore, Arona può vantare una storia antichissima, risalente a insediamenti palafitticoli, come i Lagoni di Mercurago, ampiamente documentata da reperti ora conservati nell’importante Museo Archeologico di Piazza San Graziano.

Successivamente i Bizantini, i Longobardi, i Franchi di Carlo Magno, nell’undicesimo secolo la fondazione di un’Abbazia Benedettina per ordine del conte Amizzone, che vi portò i corpi dei martiri Graziano e Felino, portò alla nascita della profonda fede locale e alla storica festa del Tredicino, che si tiene ogni marzo.

Prima libero comune, dove si rifugiarono parecchi milanesi che scamparono alla dominazione dei Barbarossa, Arona divenne per sempre legato dal Quattrocento al ducato di Milano retto dai Visconti che ne fecero una roccaforte difensiva, assieme ad Angera, e con feudatari i Borromeo, ricchi banchieri e loro sostenitori, di cui faceva parte San Carlo Borromeo, protettore del lago, nato nel Castello sulla Rocca nel 1538.

La Rocca fu poi demolita da Napoleone, durante la sua conquista dell’Italia, e oggi restano solo alcuni bastioni diroccati e un arco d’ingresso, vegliato dal San Carlone, una grande statua in rame posta su di una collina a nord della città, ideata nel 1614 dall’architetto G. B. Crespi, detto il Cerano, da dove si può ammirare, salendo con una lunga scala a chiocciola, lo splendido paesaggio del Lago Maggiore.

Sotto i Savoia, la città vide nel 1848 l’arrivo di Giuseppe Garibaldi, che vi tornò nel 1859.

Oggi Arona, con il suo lungolago, le girandole che colorano l’atmosfera nei caldi mesi estivi, il calendario d’iniziative sempre ricco di novità è una delle mete turistiche più amate, con un gran numero di turisti.

Di questa nuova Arona, così vitale, dobbiamo assolutamente ricordare l’esibizione delle Frecce Tricolori nel 2018, una manifestazione che ha richiamato migliaia di turisti e appassionati.

Nell’estate ancora in essere tanto successo per le iniziative legate ad Arona Lake&Shopping, che hanno reso questa piccola città un luogo dove curiosare per uno shopping di qualità, senza dimenticare la musica, i concerti, le serate d’intrattenimento che hanno animato i mesi di luglio e stanno continuando ancora.

Ma Arona è anche arte, bellezza architettonica, ville di delizia che donano eleganza al panorama, testimoni di un passato ricco di nobiltà.

Tra gli edifici più belli c’è sicuramente Villa Cantoni, recentemente tornata al suo splendore dopo un lungo restauro, oltre a Villa Ponti, risalente alla fine del XVII secolo, la casa del Podestà, un edificio quattrocentesco ad archi, la chiesa della Madonna di Piazza, costruita su progetto di Pellegrino Tibaldi verso la fine del Cinquecento, la collegiata dei Santissimi Martiri, le cui origini risalgono al X secolo, la chiesa di Santa Maria, iniziata nel Quattrocento e terminata solo nel Seicento per volontà di Federico Borromeo.

Ma guardiamo avanti, perché c’è un domani ricco di novità, alcune destinate a rendere più semplice la vita ai residenti, altre a rispondere alle esigenze di persone meno fortunate, altre a regalare ad Arona una stagione turistica in ogni mese dell’anno.

“I progetti futuri per Arona – ci ha detto l’onorevole Alberto Gusmeroli, Sindaco di Arona, interpellato in proposito – vedranno il restauro della biblioteca, la realizzazione di un progetto per i ragazzi diversamente abili chiamato

Dopo di noi, la ristrutturazione e trasformazione della vecchia piscina abbandonata in sala polivalente.

Inoltre in programma anche il rifacimento di alcuni marciapiedi e l’asfaltatura di diverse strade, mentre prosegue il progetto Arona Lake&Shopping, con iniziative a settembre, ottobre e novembre, in preparazione al periodo natalizio, dove la città si vestirà a festa”.