Anche quest’anno, con la presidenza della dottoressa Anna Gastel e sotto la direzione artistica di Nicola Campogrande, dal 3 al 10 settembre tra Milano e Torino si terrà la XIII edizione del Festival Mito Settembre Musica, con 128 concerti, tra cui venti prime esecuzioni.
Il tema dell’edizione 2019 sarà Geografie, per esplorare il repertorio delle diverse scuole nazionali che hanno segnato la storia della musica, accanto alla produzione contemporanea di compositori figli del nomadismo transnazionale.
Ospiti della XIII edizione del festival saranno i più grandi direttori d’orchestra della scena mondiale, come Zubin Mehta dell’Israel Philharmonic Orchestra, Yuri Temirkanov dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Marin Alsop dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, Myung-Whun Chung della Filarmonica della Scala, John Axelrod dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Daniele Rustioni alla testa di Coro e Orchestra Verdi di Milano.
Tra i solisti arriveranno Martha Argerich, Katia e Marielle Labèque, Alexander Romanovsky, Olli Mustonen, Giovanni Sollima, Daniel Müller-Schott, Mario Brunello, Rachel Harnisch, Nils Mönkemeyer, Sean Shibe, Tine Thing Helseth, Alessandro Taverna e l’ensemble Third Coast Percussion.
Tra le novità in programma 7 prime esecuzioni assolute, 3 prime europee, come Perpetulum di Philip Glass, commissionato dal festival, e 13 prime italiane.
La serata d’apertura del Festival, prevista per martedì 3 settembre al Teatro alla Scala di Milano e mercoledì 4 settembre al Teatro Regio di Torino, sarà affidata all’Israel Philharmonic guidata dal suo direttore Zubin Mehta, con Martha Argerich al pianoforte.
Il concerto, intitolato Mondi, vedrà il tema della rassegna mettendo a confronto universi sonori differenti: il Secondo Concerto per pianoforte di Beethoven, con la propria architettura monolitica, seguita con una logica cristallina, e la Symphonie fantastique di Berlioz, che nasconde, dietro all’arte del compositore, una vicenda autobiografica.
Il Festival si chiuderà a Milano presso il Teatro Dal Verme il 18 e a Torino all’Auditorium Rai il 19 settembre con il concerto Isole gioiose, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da John Axelrod, un’esplorazione di territori felici che partirà con L’isle joyeuse di Debussy, ispirata a un quadro di Watteau; proseguirà con un brano di rara dolcezza come Joie éternelle di Qigang Chen, presentato in prima italiana con la trombettista Tine Thing Helseth e si chiuderà con la Quarta Sinfonia di Mahler, il cui Lied finale La vita celestiale verrà affidato al soprano Rachel Harnisch.