Lo sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili procede a ritmo sostenuto.

Si ritiene che nel 2024 circa un terzo dell’energia mondiale verrà prodotta da fonti rinnovabili, ed entro il 2024 le fonti #rinnovabili garantiranno il 30% dell’#energia mondiale (+4% rispetto ad oggi).

Questo significa un mondo più pulito, ma anche delle nuove occasioni di investimento. Già perché anche la finanza ha da tempo messo gli occhi su questo settore.

Bisogna tenere conto che la transizione dalle energie fossili a quelle alternative è ancora molto lunga e tortuosa, e questo significa che gli investimenti nel settore saranno ancora ingenti e duraturi.

Anzi, a dirla tutta il trend è in netta crescita. Infatti secondo i dati messi in evidenza arriva dall’International Energy Agency (Iea), nei prossimi 5 anni la produzione di energie rinnovabili crescerà del 50%.

Fondi ed ETF dedicati al settore

Non c’è quindi da stupirsi se oggi si moltiplicano i fondi di investimento specializzati in questo settore. Ne esistono a decine, anche settorializzati in base alla fonte alternativa sottostante. Chiaramente parliamo di un investimento con orizzonte time frame trading molto lungo, diversi anni.

Ma i gestori scommettono che l’attesa ripagherà con buoni rendimenti. Ad esempio, chi ha acquistato questo tipo di prodotto nel 2012, ha guadagnato in media circa il 10%, e metà il 15% o più.

Se invece si preferisce qualcosa di più “rischioso” (ma certo non ai livelli degli investimenti sui mercati otc), ci sono gli ETF, ovvero i fondi indicizzati negoziati in Borsa in tempo reale come se fossero azioni. In pratica essi replicano passivamente nel loro paniere un indice di mercato – in questo caso quello del settore energie alternative – e di conseguenza anche il suo rendimento.

Il fotovoltaico guiderà la transizione

Tra le fonti rinnovabili, il primato spetterà ancora per diverso tempo all’energia fotovoltaica, a seguire ci sono l’eolico e l’idroelettrico. Se pensiamo al mercato del fotovoltaico specifico in Italia, bisogna evidenziare che esso verrà  sostenuto dal bonus per le ristrutturazioni.

Secondo l’Iea, l’energia fotovoltaica sarà la miccia per una serie di innovazioni in ambito energetico, spinte anche dall’avanzamento tecnologico e dai costi sempre più bassi (i pannelli caleranno dal 15% al 30% entro il 2024).