A Torino torna il Glocal Film Festival, dal 12 al 16 marzo, dove la cinematografia piemontese sarà nuovamente protagonista al Cinema Massimo, con i molti professionisti che operano nel dinamico panorama regionale, le case di produzione sempre più attive e le numerose location capaci di soddisfare esigenze artistiche.

Giovedì 12 marzo, la serata di apertura vedrà la proiezione di Pastrone! di Lorenzo De Nicola, documentario sul regista e massimo esponente del cinema muto italiano e internazionale Giovanni Pastrone, noto per il colossal del 1914 Cabiria.

Le sezioni competitive Panoramica Doc e Spazio Piemonte, il cuore del Glocal Film Festival, vedono documentari e cortometraggi selezionati tra i migliori realizzati nell’ultimo anno da registi o case di produzione piemontesi, che si contenderanno i premi delle due categorie, rappresentati da una versione del Torèt, simbolo della città di Torino.

I 6 documentari finalisti sono stati scelti dai curatori Gabriele Diverio, Maurizio Fedele e Carlo Griseri che ne hanno valutato la qualità e la capacità di raccontare il mondo piemontese oggi e domani, con argomenti che riguardano quartieri e comunità, città e regioni.

Da Too Short to Wait arriveranno al Glocal i 20 cortometraggi scelti dal pubblico e dalle curatrici del concorso Chiara Pellegrini e Roberta Pozza tra i 94 iscritti al concorso riservato alle opere brevi piemontesi.

Al regista torinese Gianluca Maria Tavarelli verrà dedicato l’omaggio di questo 19° Glocal Film Festival e con tre proiezioni tutte in 35mm che mostreranno al pubblico gli esordi della sua carriera, Qui non è il paradiso, racconto del fallimentare tentativo di rapina di un sognatore, Portami via, sulle vite di due giovani educatori e di due prostitute e Un amore, film che ricostruisce i vent’anni di storia della città di Torino.

Tavarelli ha fatto il suo debutto con documentari per la televisione, poi nel lungometraggio con Portami via (1994), e alterna cinema e televisione con Paolo Borsellino (2004), Aldo Moro – Il presidente (2008) e Il giovane Montalbano (2012 – 2015), fino a Una storia sbagliata (2015), con Isabella Ragonese.

Durante la serata di chiusura, Tavarelli riceverà il Premio Riserva Carlo Alberto che il Glocal Film Festival riserva a personaggi che hanno reso noto il nome di Torino e del Piemonte nel panorama cinematografico.

Inoltre il Glocal Film Festival continuerà il percorso alla scoperta del piccolo schermo con il novarese Paolo Beldì, partito come comico radiofonico, poi stimato aiuto regista di trasmissioni tv lavorando con Enzo Tortora e Beppe Recchia.

Formazione e incontro saranno invece il cuore di ABC Glocal: 3 modi di divulgare il cinema, rivolti a fasce diverse di professionisti, giovani alle prime armi e studenti che vogliono approcciarsi al linguaggio cinematografico, per formare i registi di domani.

Dal 5 al 29 marzo il Polo del ‘900 ospiterà Ritratti di Cinema. La sala, il lavoro, il pubblico, una mostra  dedicata alle sale piemontesi, con una saletta proiezioni dedicata ai locali della città di Torino, attivi e cessati, raccontati attraverso il film Manuale di Storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, e una serie di polaroid con tutti i volti di gestori e proprietari, le attrezzature, gli oggetti e le curiosità.

Il Glocal Film Festival fa parte di Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno,  un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino.

Maggiori info sono su www.torinocittadelcinema2020.it