E’ un virus che non lascia scampo a niente e nessuno e proprio non fa distinzioni. Dopo essere risultato positivo al Covid-19, è scomparso a 85 anni all’ospedale Bufalini di Cesena, dove era stato ricoverato venerdì scorso, Sergio Rossi, re delle calzature di lusso da donna. Solo pochi giorni fa l’azienda Sergio Rossi, aveva donato 100mila euro all’ospedale Sacco di Milano per combattere il coronavirus.

Da sempre uno dei più apprezzati designer di calzature ed accessori da donna, per il suo lavoro sulla forma, l’armonia e l’eleganza, sempre con quel tocco artigianale che è stato il suo marchio distintivo. Già negli anni 60′, la rivista Vogue definì le sue calzature “sinonimo di qualità italiana e design classico femminile”. Sempre attento alla salvaguardia del “Made in Italy” e alla crescita di nuovi talenti nel settore con una particolare attenzione alla sua terra d’origine, per la quale si spese in diverse iniziative.

Dal 2007 al 2013 è stato presidente del Cercal, il centro emiliano-romagnolo della calzatura, per avvicinare i giovani al mondo delle calzature. Per il costante bisogno di creare nuove figure, modellisti, tecnici, disegnatori e stilisti, per fare in modo che l’Italia continuasse a creare e produrre le scarpe più belle del mondo.

Sergio Rossi era nato nel 1935 a San Mauro Pascoli, nel cuore Romagna, da cui non aveva mai perso le radici e ne aveva il carattere. Forte, sanguigno, deciso ma sapeva anche essere generoso. Aveva fondato la sua azienda conosciuta in tutto il mondo, già da giovanissimo nel 1951.

Dal padre apprese le competenze per diventare un grande artigiano della calzatura, iniziando poi con il fratello a realizzare sandali e scarpe vendute inizialmente sulle spiagge della Romagna.

Già nel 1959, raccoglie il primo importante successo, nella “Dolce Vita” di Federico Fellini, altro romagnolo, Anita Ekberg indossa un paio di Sergio Rossi.

Negli anni 60 trovò il suo successo internazionale con i sandali estivi Opanca, con la suola che curvava attorno al piede, per diventare un tutt’uno con la parte superiore della scarpa.

Gli anni Settanta videro le collaborazioni con Gianni Versace e sfilate esclusive che gli valgono la fama d’ingegnere delle scarpe nell’ambiente dell’alta moda, oltre  all’apertura delle prime boutique e le collaborazioni con altri protagonisti della moda come Dolce&Gabbana e Alaïa.

Con il boom del Made in Italy, dalla fine degli anni Settanta agli anni Novanta, la scarpa da donna di Sergio Rossi è sinonimo di femminilità allo stato puro, con le maggiori stars mondiali, che fanno a gara per indossarle agli eventi, serate di gala e cerimonie come l’Oscar. I suoi negozi monomarca aprono praticamente negli angoli principali del mondo, negli spazi più glamour. Con la caduta del muro di Berlino, diventa uno dei marchi più desiderati nei paesi dell’Est, dove conosce un vero e proprio boom di vendite dal 1992 in avanti. Nel 1995 approda in Russia apre un negozio monomarca nel cuore di Mosca, tra i più belli realizzati nel periodo, facendo realizzare un vero e proprio successo di vendite. Nel 1999 il marchio e l’azienda videro l’acquisizione da parte del Gruppo Gucci, prima al 70% poi totalmente.

Con il nuovo millennio il brand passò poi al gruppo francese Kering: e lo stabilimento di San Mauro Pascoli, cuore del marchio, fu completamente rinnovato.

Diversi stilisti di fama e talento ebbero il ruolo di direttore creativo del brand che fu guidato da Kering fino al 2016, quando l’azienda fu acquisita al 100% da Investindustrial, uno dei gruppi industriali più conosciuti in Europa, di cui Andrea Bonomi è fondatore e presidente, per un rilancio del brand all’insegna dell’innovazione nel rispetto dei codici storici.

Sergio Rossi nel 2006, ha fondato poi con il figlio Gianvito, la Gianvito Rossi, che in breve tempo si è conquistata un ruolo da protagonista nel mondo della moda.

In quasi 70 anni di storia il marchio è diventato un simbolo della maestria italiana, grazie a modelli iconici come la Godiva, marchio di fabbrica del brand, il modello Cachet o SrMilano, un omaggio alla città, basato su un sandalo archivio degli anni Novanta. Il suo primo show-room milanese aperto nel cuore del quadrilatero della moda a metà anni 90, era tra i più apprezzati nell’ambiente della moda, non solo per la qualità del prodotto, ma per lo stile e il gusto con cui era realizzato. Non era difficile trovare qui le star del cinema e della musica mondiale e nostrana.

Sono state diverse le dive che nel corso degli anni hanno indossato un paio di Sergio Rossi: da Anita Ekberg, a Sharon Stone, Diane Kruger, passando per Anne Hathaway, Naomi Campbell, Sarah Jessica Parker, Halle Barry, Cate Blanchett e Charlize Theron.