E’ partita da un preciso timore la campagna di promozione del numero antiviolenza 1522 a sostegno delle donne maltrattate e cioè che a causa della permanenza a casa per l’emergenza Covid, le donne non potessero più’ denunciare le violenze subite.

Da qui l’accordo siglato tra gli organismi più importanti che rappresentano le farmacie, Ordine dei farmacisti, Federfarma, e Assofarm, e il ministero Pari Opportunità che non più tardi di ieri ha voluto ribadire come sia “fondamentale il sostegno della rete delle farmacie che, con l’accordo recentemente raggiunto con il Dipartimento per le Pari Opportunita’, si aggiungono come un presidio informativo fondamentale per l’accesso al 1522”.

In questi giorni sta arrivando nelle farmacie Farma7 con la locandina da affiggere per promuovere il numero antiviolenza, secondo quanto previsto dal protocollo con il dipartimento ministeriale ed è necessaria la collaborazione delle farmacie all’iniziativa.

Stando ai numeri: ad aprile c’è stato un vero picco di telefonate,  1.039 contro le 397 dello stesso periodo del 2019; nel mese di marzo sono stati 716 i contatti (erano stati 670 nel marzo 2019).

Mentre i mesi di gennaio e febbraio 2020 registravano un decremento nell’utilizzo del servizio sia rispetto agli stessi mesi del 2019 (455 telefonate a gennaio 2020 contro le 623 del gennaio 2019; 508 nel febbraio 2020, 528 nel febbraio 2019) sia rispetto al dato medio mensile di telefonate del 2019 (587 telefonate), durante il lockdown da Covid-19 e’ cresciuto il numero di donne che si sono rivolte al numero di pubblica utilità.

Cresce anche nell’utilizzo la app “1522”: se le segnalazioni via chat a gennaio 2020 sono state solo 37 e a febbraio 50, confermando cosi’ una sostanziale preferenza per il mezzo telefonico, con la campagna di comunicazione mirata alla diffusione della conoscenza dell’app le segnalazioni via chat sono salite a 143 a marzo e a 253 nei primi 18 giorni di aprile.

Per la ministra delle Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti -“l’opera di informazione che i media stanno svolgendo in queste ore e’ cruciale per diffondere il messaggio alle donne che ne hanno bisogno per salvare se stesse e i propri figli.

Vorrei inoltre ricordare l’app Youpol della Polizia di Stato, per la segnalazione di violenza domestiche, anche in anonimato, alle questure”.

FONTE: Federfarma