Storia e leggenda a pochi passi dal mare della Toscana…

Populonia, vicino a Piombino, era una grande città etrusca, l’unica lungo la costa, poi conquistata dai Romani, che diedero un forte impulso alla sua intensa attività metallurgica.

Infatti Tito Livio raccontava che nel 205 a.C. fu Populonia a fornire il ferro per la spedizione di Scipione l’Africano in Africa durante la seconda guerra punica.

Divenuta la potentissima Lucumonia, la cittadina subì varie distruzioni per le guerre tra Mario e Silla fra l’88 e il 78 a.C.

In seguito l’insediamento soffrì nel Medioevo la minaccia dei pirati saraceni, che vide la fuga degli abitanti verso Piombino.

La rinascita di Populonia, verso la fine del Trecento, avvenne grazie a un nobile piombinese, Gherardo Appiano, che nel 1399 fece edificare la rocca quadrangolare che ancora oggi veglia su Populonia con il simbolo del dragone, visibile sopra l’ingresso principale del castello.

Nei secoli seguenti la storia di Populonia segue quella di Piombino, di cui divenne una frazione, fino ai giorni nostri.

Abbarbicata a uno dei promontori del Golfo di Baratti, la città era in passato dotata di fortificazione massicce, con la zona residenziale arrampicata sulla cima del monte e la parte commerciale collocata a ridosso del porto.

L’attività mineraria e metallurgica erano portate avanti senza posa, regalando ricchezze al centro, così le mura e la rocca erano indispensabili per difendere Populonia dalle mire dei pirati.

Ancora oggi entro le mura si possono ammirare viottoli lastricati, negozi tipici e un museo ricco0 di reperti archeologici.

Compreso nei Parchi della Val Cornia e inaugurato nel 1998, il parco di Populonia mostra vari settori dell’antica città etrusca, come le cave di calcarenite e la necropoli di Casone e Le Grotte.
Nella necropoli di San Cerbone, a ridosso del mare, si possono notare i resti degli edifici utilizzati dagli etruschi per la lavorazione dei metalli, oltre a un piccolo laboratorio di archeologia sperimentale, per consentire di conoscere meglio la disciplina.

Presso il parco di Populonia si possono trovare tombe etrusche a tumulo tra cui le Tombe dei Carri, delle Pissidi cilindriche e dei Letti Funebri e le tombe ad alto tumulo come la Tomba dei Colatori e le Tombe dei Flabelli di Bronzo e delle Oreficerie.

Protetta dalla cinta muraria etrusca dell’acropoli, c’è la Necropoli ellenistica delle Buche delle Fate, mentre all’interno del Borgo, in un ex frantoio, si trova il Museo Etrusco Gasparri, costituito dalla collezione privata della famiglia Gasparri, con alcuni oggetti rinvenuti nelle necropoli villanoviane, tra utensili d’uso comune, prodotti tra l’VIII e il IV secolo avanti Cristo, vasi e crateri attici, sarcofagi, steli funerarie ed epigrafi latine, testimonianze delle presenze culturali della costa tirrena.

La zona vicino al mare di Populonia oggi è ricca di strutture ricettive e sportive, come l’attrezzatissimo porto turistico di Baratti famoso per i suoi ristoranti, che propongono una cucina basata sui prodotti locali.

Vicino alla spiaggia di sabbia fine e dorata dove fiorisce il giglio di mare, le dune sono ricoperte di ginepri, mirto, lentisco che immergono in una folta pineta, tra boschi di lecci e sugheri coperti di sabbia fine e dorata.

Risalendo la costa si trovano le cittadine di San Vincenzo, Donoratico e Castiglioncello, mete ideali per le vacanze estive.