La storia di Bonn, situata sulla sponda sinistra del Reno, a valle dello sbocco del fiume nel bacino di Colonia, è davvero incredibile…

All’inizio Bonn era una fortificazione romana, che fu più volte l’obiettivo d’incursioni barbariche, in seguito venne ricostruita dall’imperatore Giuliano nel 379.

Distrutta dai Normanni nel IX secolo, diventò in seguito un importante centro di commerci, poi fu fortificata nel XIII secolo, diventando sede del vescovo elettore di Colonia nel 1267.

Più volte coinvolta nei conflitti combattuti tra il XVI e il XVIII secolo, Bonn nel 1689 fu distrutta da un incendio.

Occupata nel 1794 e poi annessa nel 1801 dalla Francia, fu assegnata alla Prussia nel 1815.

Durante il primo conflitto mondiale la città venne occupata prima dagli Inglesi e poi dai Francesi, che la abbandonarono solo nel 1926.

Occupata dagli Alleati nel marzo 1945, Bonn fu dal 1949 al 1991 la capitale della Repubblica Federale di Germania.

Bonn è sede universitaria dal 1784 e la città, dove nacque il compositore Ludwig van Beethoven (1770-1827).

Cuore della città è la cattedrale dedicata ai santi Cassio e Florenzio, che segue lo schema delle chiese renane romaniche, a due cori.

Bonn conobbe nel Settecento una forte espansione edilizia, dopo che, in seguito all’incendio del 1689 l’italiano Zuccalli ricostruì la residenza dei principi elettori, terminata agli inizi del secolo successivo dal francese De Cotte e oggi sede dell’università, con Clemensruhe, castello dotato di un originale cortile circolare.

In pieno Settecento un altro francese, Leveilly, costruì in stile rococò il municipio e la porta di Coblenza.

Molto noto nel XIX secolo è villa Hammerschmidt, che fino al 1994 fu la residenza ufficiale del presidente della Germania federale.

Dopo la seconda guerra mondiale furono realizzati il Parlamento e il complesso residenziale di Bonn-Farmeburch di Apel e Sepp Ruf.

Il Rheinisches Landesmuseum è il grande museo che conserva materiale preistorico, romano e medievale, dipinti di pittori renani, come il Maestro della leggenda di S. Orsola del XVI secolo, fiamminghi dei secoli XV-XVI e olandesi del XVII secolo, sculture, mobili, vetri e metalli.

Lungo l’Adeauerallee e la Friedrich-Ebert-Allee, cuore di Bonn, si trovano cinque musei.

Nell’Haus der Geschichte inaugurata nel 1994, una raccolta di più di 6000 tra oggetti, fotografie e documenti, illustra la storia della Germania dal 1945 a oggi, dal punto di vista di Bonn.

Il Kunstmuseum, edificato nel 1992 su un progetto dell’architetto Schultes, comprende opere di Macke, di espressionisti, come Slevogt, Beckmann, Max Ernst, Trübner, Schmidt-Rottluff, Kirchner, Klee, e di artisti tedeschi del dopoguerra.

Nella Kunst- und Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland, un’enorme struttura con biblioteca e auditorium, sono ospitati mostre ed eventi di arte, architettura, scienza e tecnica.

Sono 100 i pezzi originali presenti nel Deutsches Museum, che raccontano i risultati della ricerca tecnica e scientifica in Germania, come anche il Museo di Storia Naturale Alexander Koenig, ristrutturato nel 2003 e ampliato con un centro d’informazione sull’ecologia.

Nella Beethovenhaus, la casa natale di Ludwig van Beethoven, un edificio borghese trasformato nel XIX secolo in un museo, sono esposti ritratti, manoscritti originali e strumenti musicali della fine del Settecento.