Una gita fuori porta particolare per conoscere una delle tante gemme nascoste del Lago Maggiore, è senza dubbio quella che porta al poggio del colle Sant’Elsa e alla vetta del Sasso del Ferro, a 1.062 metri d’altezza a picco sopra Laveno.
Un magnifico balcone naturale che permette di ammirare al meglio, nel silenzio della natura, un grandioso e incantevole panorama sul Lago Maggiore, le Alpi, le Prealpi, i laghi lombardi e tutta la pianura Padana. Balcone cui si arriva al termine di una corsa di circa quindici minuti in funivia, o meglio bidonvia, superando 731 metri di dislivello.
La stazione di partenza si trova pochi minuti a piedi dietro il centro di Laveno, nei pressi si trova un parcheggio riservato ai clienti della funivia.
Il panorama vede in primo piano il golfo Borromeo, Stresa, la cava di Candoglia, da dove arriva il marmo del duomo di Milano, il lago di Mergozzo, Verbania con tutte le sue frazioni e le cime della Val Grande a fare da cornice. Un incanto mentre si sale nel silenzio della natura, in mezzo ai boschi di castagno, betulla e leccio.
Ma non solo, si sorvola un intreccio di sentieri montani, ben tracciati, praticabili anche in mountain bike. Sì, perché è possibile trasportare a bordo della cabinovia su fino alla vetta del Sasso del Ferro anche la bicicletta.
Al primo quarto di percorso, s’inizia a distinguere anche la parte Nord del lago, con Ghiffa e Cannero, oltre a tutte le montagne sovrastanti.
Dopo un quarto d’ora circa di viaggio si raggiunge così il poggio Sant’Elsa del Sasso del Ferro, da cui si gode un panorama mozzafiato, senza smentita uno dei più belli al mondo ma sottovalutato e non pubblicizzato a dovere come meriterebbe. Lo sguardo è impareggiabile, si va dalla sottostante Laveno, praticamente a picco rispetto alla bidonvia, a una vista emozionante che abbraccia tutto il Lago Maggiore, la maestosa catena delle Alpi dove è possibile vedere la vetta del Monviso, al massiccio del Monte Rosa, al Cervino, le cime svizzere Mischabel, Strahlhorn, Fletschorn, le vette dei Pizzi d’Andolla e del Leone.
Alla stazione di arrivo i visitatori hanno poi varie possibilità. Rimanere sulla spettacolare terrazza belvedere con annesso bar-ristorante, oppure muoversi attorno per godersi il panorama, seduti sulle varie panchine che nella parte Sud regala un’ulteriore vista del Verbano, fino ad Arona, la valle padana che si allarga sotto, il lago di Varese con quelli di Monate e Comabbio.
Ammirare il volo degli appassionati di parapendio, che proprio qua hanno una delle loro basi di partenza preferite.
Addentrarsi nel bosco proprio dietro alla stazione di arrivo, alla ricerca di uno spazio per un pic-nic, seguendo magari uno dei tanti sentieri che partono proprio da qua e portano fino a Vararo, all’Alpe San Michele, al Passo del Cuvignone, al paese dipinto di Arcumeggia.