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Un uomo che lottò per aiutare il suo popolo nell’America del Far West..

Sitting Bull o Toro Seduto , in lakota Ta-Tanka I-Yotank o Tʿatʿaŋka Iyotake o Tȟatȟaŋka Iyotȟaŋkam nacque nel 1831 sul Gran River con il nome di Tasso Saltante.

Già a quattordici anni partecipò a una spedizione di guerra, dove conobbe i guerrieri Crow, nel corso di un conflitto si guadagnò una penna di aquila bianca dopo aver raggiunto un guerriero in ritirata e averlo sconfitto, da allora fu noto con il nome di Toro Seduto, mentre il padre come Toro Saltante.

Nel 1851, Toro Seduto si sposò con Capelli Lucenti, che sei anni più tardi gli diede un figlio, ma morì durante il parto, e anche il bambino la seguì poco dopo per un male incurabile.

Dopo la morte del figlio, il grande guerriero decise di adottare Un Toro, suo nipote, e come fratello un Assiniboine col nome di Toro Saltante, mentre studiava tecniche di guarigione con le erbe medicinali.

Il 17 agosto 1862, nel Minnesota meridionale esplose un conflitto tra coloni bianchi e cacciatori Sioux, che terminò con la sconfitta di questi ultimi, fuggiti lungo il fiume Missouri, dove furono raggiunti da alcuni guerrieri Hunkpapa.

Seguirono le battaglie di Dead Buffalo Lake, il 26 luglio del 1863, e di Stony Lake, due giorni più tardi, terminate con la sconfitta dei Sioux da parte del Colonnello Henry Sibley.

L’esercito degli Stati Uniti prevalse anche nella Battaglia di Whitestone Hill, del 3 settembre, catturando decine di Sioux e uccidendone almeno un centinaio.

Un anno dopo i Sioux, compresi Toro Seduto e suo nipote Toro Bianco, alla prima battaglia, occuparono l’area ai piedi delle Montagne Killdeer, mentre le forze del Generale Alfred Sully furono condotte fuori da Fort Sully.

Il 28 luglio 1864 ci fu la Battaglia di Killdeer Mountain, che vide la sconfitta dei Sioux, ma Toro Seduto spinse i suoi compagni a tornare alle armi, e alla fine gli statunitensi furono attaccati fino alle Badlands.

Al termine degli scontri il grande capo si trasferì nel Sud-Est con un gruppo di Hunkpapa, dove attaccò, insieme con i suoi guerrieri, un treno guidato dal Capitano James L. Fisk e, ferito a un fianco, abbandonò momentaneamente la vita da guerriero, dedicandosi alla caccia al bufalo.

Dopo essersi ripreso cercò di respingere le infiltrazioni dei bianchi, con attacchi su Fort Buford, Fort Stevenson e Fort Berthold compiuti tra il 1865 e il 1868; quindi accompagnò Nuvola Rossa, che nel frattempo aveva ordinato di assaltare la Contea di Powder River, nella regione settentrionale.

Gli Yankton Sioux e i Piedi Neri, alleati degli Hunkpapa, firmarono il Trattato di Fort Laramie, che però non fu accettato da Toro Seduto, il quale continuò gli attacchi nell’area settentrionale fino al 1870.

Nel 1876 Toro Seduto e i Sioux dichiararono guerra agli statunitensi e tremila uomini, della sua tribù, di Nuvola Rossa e di Cavallo Pazzo affrontarono la fanteria di Custer, sconfiggendola nella famosa Battaglia di Little Bighorn.

Accusato di aver provocato il massacro, il grande guerriero decise di non arrendersi, e si trasferì nel maggio 1877 in Canada, nello Saskatchewan, insieme alla sua tribù, ai piedi della Wood Mountain, rifiutando l’opportunità di ritornare dopo il perdono concessogli dal presidente americano.

Solo i malanni e la fame lo convinsero a tornare negli Stati Uniti con i suoi familiari il 19 luglio del 1881, ma fu arrestato insieme al figlio Piede di Corvo.

Il governo, comunque, gli concesse l’amnistia, e Toro Seduto fu trasferito con altri Sioux e il figlio nella Riserva Indiana di Standing Rock, a Fort Yates, poi a Fort Randall e tornò da prigioniero a Standing Rock, prima che gli fosse concesso di aggregarsi al Wild West Show di Buffalo Bill, viaggiando in America e in Europa, allo scopo di favorire le relazioni tra nativi americani e bianchi.

Dopo il suo ritorno a Standing Rock fu arrestato dalle autorità dell’Agenzia Indiana preoccupate che potesse fuggire e, negli scontri che seguirono, Toro Seduto fu assassinato con suo figlio Piede di Corvo il 15 dicembre 1890.