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Diario di un designer. Sessantanove giorni nel segno di Vito Nesta è la mostra allestita a Palazzo Reale di Genova, a cura di Alessandro Valenti e Luca Parodi, prima esposizione del museo dedicata al designer Vito Nesta, aperta fino al 26 settembre.

L’evento, patrocinato dal Museo di Palazzo Reale e dal Ministero della Cultura, si snoda attraverso tracciati paralleli che mostrano il lavoro del designer, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova.

Tra gli ambienti della mostra si racconta il lavoro del designer in due distinte modalità espositive che ripercorrono, da un lato, il vissuto durante i giorni dell’emergenza e, dall’altro, omaggiano la dimora genovese con oggetti e arredi contemporanei messi in dialogo con i pezzi storici del museo.

La prima modalità, che si trova nella Galleria degli Specchi, vede un tavolo, metafora della tavola apparecchiata, con 100 piatti creati nei sessantanove giorni d’isolamento trascorsi in casa, usando la ceramica come le pagine di un diario.

Il tema dell’esperienza è come nei piatti in mostra prendono forma, in una moltitudine di motivi compositivi, le sensazioni e gli stati d’animo di quelle giornate solitarie, i ricordi riaffiorati per caso, oltre ai piccoli cambiamenti quotidiani osservati dalla finestra in un forte rapporto con il tempo, che da una parte sembra non scorrere, dall’altra permette un’introspezione che trova nel disegno la propria manifestazione.

Il risultato è un mondo figurativo dove l’immaginato si trasforma in reale e viceversa, in cui gli echi di popolazioni lontane, bellezze ancestrali, nature selvagge e citta` si relazionano con il rigore di prismi e geometrie grafiche e con il mistero raffigurato su monete e carte da gioco.

La seconda modalità espositiva vede il segno di Vito Nesta tra le stanze del museo, dando vita a un sottile gioco di rimandi e mimesis, lungo le sale finemente decorate di stucchi e affreschi, dove l’osservatore si trova inconsapevolmente a ricercare e scoprire gli oggetti realizzati dal designer.

Sono presenti nella mostra il tavolo progettato per la mostra e realizzato da Studio F, i pouf in tiratura limitata e le due panche, prodotte da Tappezzerie Druetta e foderate con tessuti fuori collezione di Rubelli, che entrano a far parte degli arredi del Museo, il tappeto Turquerie disegnato per Les-Ottomans, i vasi in ceramica Grand Tour realizzati per la mostra Musica da viaggio. Vito Nesta nelle stanze di Giuseppe Verdi del 2019, oltre ai vasi in vetro presentati quest’anno con l’azienda Effetto Vetro.

Orari: dal mercoledì al sabato, dalle 13,30 alle 19 (ultimo ingresso 18,30), l’ingresso è compreso nel biglietto del Museo.