1200px Stadio San Paolo Serie A

Lo Stadio Diego Armando Maradona, noto fino a poco tempo fa come Stadio San Paolo, di Napoli, inaugurato nel 1959, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l’Olimpico di Roma.

Il complesso venne progettato dopo la demolizione dello Stadio Partenopeo fatto costruire dal presidente Giorgio Ascarelli e, data l’impossibilità di utilizzare lo stadio Collana per la sua ridotta capienza, si decise di costruire uno stadio più grande che potesse evitare i problemi di ordine pubblico che al Vomero si erano susseguiti in quegli anni, come tifosi assiepati a bordo campo, invasioni di tifosi a ogni decisione arbitrale contraria, fino al crollo di una tribuna dopo il gol di Lushta in un Napoli-Bari del 1946.

L’amministrazione comunale decise di costruire il nuovo stadio a Fuorigrotta, quartiere che allora era interessato da un forte processo di urbanizzazione, mentre la progettazione fu affidata all’architetto Carlo Cocchia che con un team di professionisti tra cui Gerardo Mazziotti, realizzò un bozzetto con un solo anello, poi si optò per due anelli distinti.

Il sindaco e presidente del Napoli Achille Lauro diede il suo benestare e il progetto di costruzione del nuovo stadio napoletano si concluse il 2 dicembre 1959, quando l’impianto fu consegnato al Comune di Napoli, inizialmente si chiamava stadio del Sole, poi ribattezzato stadio San Paolo nel 1963, in onore di Paolo di Tarso.

Era il 6 dicembre 1959 quando fu finalmente inaugurato lo stadio del Sole, con Napoli-Juventus.

La Juventus era sicura di vincere quella gara, forte di fuoriclasse come Sivori, Charles e Boniperti, mentre il Napoli di quella stagione non era molto forte.

Ma quella partita terminò 2-1 per il Napoli grazie ai gol di Vitali e Vinicio, mentre per la Juve segnò Cervato su rigore.

Negli anni successivi lo stadio fu interessato da lavori di ristrutturazione, prima quelli del 1980 per permettere lo svolgimento degli Europei di Calcio, con l’edificazione della tribuna Posillipo e l’installazione, nell’intersezione dei settori Distinti e Curva A, un tabellone luminoso dotato di un orologio e i problemi d’illuminazione dello stadio.

Dopo pochi anni, altri lavori interessarono lo stadio, dal 1988 al 1990, per lo svolgimento dei Mondiali di Italia ’90, dove venne costruito il famoso terzo anello, una struttura in ferro che aveva l’intento di proteggere gli spettatori in caso di pioggia, e vennero installati i sediolini di colore rosso, inizialmente numerati, oltre a due ascensori di collegamento con la tribuna stampa, una struttura sopraelevata denominata Dirigibile, destinata a ospitare telecronisti e regie televisive, l’ammodernamento della pista di atletica e dell’impianto di illuminazione e due display fissati alla balaustra al posto del tabellone luminoso, fino alla ristrutturazione degli ingressi e la costruzione di un parcheggio sotterraneo.

Dopo pochi anni ci fu però il guasto dei tabelloni, il problema della pista di atletica, soggetta a degrado, la pericolosità strutturale del terzo anello, problemi di ordine pubblico problemi di traffico pre e post partita, la mancanza di parcheggi, problemi al manto erboso, problemi in caso di forti perturbazioni, che costrinsero la chiusura dello stadio per un breve periodo di tempo.

Nel 2019 iniziarono nuovi lavori di ristrutturazione per ospitare le Universiadi, con la sostituzione dei vecchi sediolini, ormai usurati dal tempo e sostituiti da più moderni colorati, il rifacimento della pista di atletica, l’installazione di due maxischermi all’altezza della tribuna laterale e dei Distinti, oltre all’ammodernamento degli spogliatoi, degli impianti audio e d’illuminazione.

Dopo la scomparsa di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, lo stadio San Paolo divenne lo Stadio Diego Armando Maradona, omaggio a colui che fece vivere a Napoli un sogno.