Se n’è andato oggi, a settantacinque anni, Giampiero Galeazzi, il cronista sportivo e conduttore della Rai, dalla voce unica…
L’Olimpico di Roma, dove la nazionale di calcio ha giocato stasera una partita di qualificazione ai Mondiali 2022 contro la Svizzera, gli ha dedicato un grande saluto.
Nato a Roma il 18 maggio 1946, Galeazzi, conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone, laureato in Economia, fu professionista nel canottaggio e vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967, che gli valse la medaglia di bronzo al valore atletico, e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968 e in quell’anno partecipò alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico.
In seguito fu assunto dalla RAI come giornalista sportivo, grazie a Evangelisti, dapprima in radio e, subito inviato alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera; per un imprevisto a Mirko Petternella, bloccato nell’impianto di scherma, effettuò la sua prima radiocronaca nella sua disciplina, il canottaggio.
Con l’arrivo di Emilio Rossi alla direzione del TG1, su consiglio di Tito Stagno, passò in televisione e oltre ad alcune conduzioni del telegiornale, partecipò alla Domenica Sportiva condotta da Paolo Frajese nel 1976 e come curatore di Mercoledì Sport.
Fu assegnato alla telecronaca del tennis, alternandosi con Guido Oddo fino al suo ritiro nel 1984 e soprattutto del suo sport, il canottaggio, del quale seguì le principali competizioni, tra cui sei edizioni dei Giochi Olimpici fino ad Atene nel 2004 e dal 2008, con i Giochi Olimpici di Pechino, venne sostituito da Marco Lollobrigida.
Negli anni ottanta fu inviato della Domenica Sportiva negli incontri clou del campionato di calcio di serie A e nel 1986 svolse uno dei suoi pochi servizi giornalistici non sportivi, infatti fu l’inviato RAI all’incontro fra Gorbačëv e Reagan a Reykjavík, dove si trovava per l’incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus.
Dal 1992 per 5 anni condusse le rubriche Cambio di campo, Solo per i Finali e 90º minuto, nella quale mostrò una inedita vena comica, poi fino al 1999 condusse 90º minuto nello studio di Domenica in.
Memorabili le sue telecronache in occasione delle medaglie d’oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle olimpiadi di Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000, caratterizzate da un debordante entusiasmo.
Nell’estate 2009 commentò le partite della Confederations Cup con Jacopo Volpi e Zbigniew Boniek e per la stagione 2009-2010 fu commentatore calcistico nella trasmissione 90º minuto assieme a Franco Lauro e in Replay con Zibi Boniek.
In estate partecipò a Notti Mondiali con Paola Ferrari, Maurizio Costanzo, in diretta da Piazza di Siena a Roma e diventò poi opinionista di 90º minuto con Franco Lauro, Jacopo Volpi e Zibi Boniek, e di 90º minuto Champions con Andrea Fusco, Marino Bartoletti, Adriano Bacconi e Ivan Zazzaroni.
Nell’estate del 2012 fu l’ospite di Notti Europee con Andrea Fusco, Simona Rolandi, Jacopo Volpi, Adriano Bacconi e Serse Cosmi.