2017 05 20 San Giovanni Laterano 3

Dal 1 febbraio al 3 aprile la Casa Museo Boschi di Stefano a Milano ospiterà una mostra personale dedicata a Valentino Vago, per approfondire il percorso evolutivo della sua pittura, ponendo l’accento sugli elementi cardine della sua ricerca: la luce e il colore.

Vago è stato fra gli interpreti più originali, che per circa sessant’anni ha cercato di cancellare il mondo per arrivare all’Invisibile e alla pura luce, sconfinando dalla tela con vere e proprie opere ambientali all’interno di edifici pubblici e privati.

A questo interesse peculiare dell’artista la mostra si propone di rispondere creando sul territorio un circuito tra le diverse realtà.

Valentino Vago, nato nel 1931, si fece conoscere nel 1960 con la prima importante personale al Salone Annunciata di Milano, presentata da Guido Ballo.

Tra il 1964-1965 Vago decise di inaugurare un nuovo percorso, dove Linea nera (1964) e i primi Orizzonti (1964/1965) furono il vero inizio della sua ricerca.

Nel 1969 Vanni Scheiwiller curò la prima monografia su Vago, con un testo di Marco Valsecchi, è presentata in occasione della personale alla Galleria Annunciata, Milano, mentre la Rai, all’interno de L’Approdo, dedicò un lungo servizio alla mostra.

Un anno dopo l’artista partecipò alla rassegna curata da Francesco Bartoli, Renzo Beltrame e Vittorio Fagone, Pittura’70. L’immagine attiva, il primo sintomo di quella rivendicazione dei valori della pittura che ebbe luogo tra il 1970 e il 1976.

Nel periodo 1974-1978 su Vago la galleria Morone 6 organizzò una personale con testi di Flavio Caroli e Paolo Fossati, ospitata in diverse città italiane e tedesche.

La Galerie Etienne de Causas propose la sua prima mostra parigina e nel 1977 partecipò alla mostra Medunarodna izlozba likovnih umetnosti Beograd ’77, al Muzej Savremene Umetnosti, di Begrado. Con il 1979-1982 Vago arrivò a Palazzo Reale a Milano dove, nel 1980 dipinse tre Stanze in scala tonale.

Nel 1982 superò la sfida di dipingere interamente di blu la sua prima chiesa, San Giulio a Barlassina.

Con gli anni dal 1993 al 2002 realizzò una serie d’interventi pittorici a Monza, all’interno della chiesa di Cristo Re, e a Biassono, in Brianza, dove dipinse la chiesa di San Francesco alle Cascine.

Nel gennaio 1998 in Lituania, a Vilmius, fu incaricato di trasformare le pareti del presbiterio nella cappella nel nuovo seminario.

Tra il 2001 e il 2002 lavorò ai settemila metri quadrati di superficie della parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Rovello Porro.

Il 21 novembre 2009 Valentino Vago era all’incontro degli artisti con Benedetto XVI nella Cappella Sistina.

Nel 2011 Milano festeggiò il suo ottantesimo compleanno con un’ampia antologica curata da Paolo Biscottini al Museo Diocesano.

Quando gli Accademici di San Luca nel 2012 segnarono Valentino Vago, al quale andò il Premio Presidente della Repubblica 2012, l’artista divenne accademico di San Luca.

Nel 2015-2016 s Milano Vago lavoro a San Giovanni in Laterano, come la sua summa dei suoi settant’anni di pittura e ricerca della Bellezza.

Il grande artista morì nella sua casa di Milano il 17 gennaio 2018.