Domenica 16 aprile, a partire dalle 10 del mattino, Parabiago, in provincia di Milano, vivrà due momenti di rievocazione storica della Battaglia di Parabiago, che si tenne il 21 febbraio 1339.
Saranno molteplici le realtà cittadine coinvolte nell’organizzare eventi in più punti della città per rivivere la storia che ha segnato questo piccolo paese nel Trecento.
Presso parco Villa Corvini si potrà rivivere la Battaglia di Parabiago, organizzata da Parabiago Medievale ed El Bigatt: tra figuranti ed espositori si contano circa cinquanta persone coinvolte tra i quali arcieri, mercanti e artigiani, con la partecipazione dell’Ordine dei Cavalieri di Legnano, Gli Arcieri del Martello, Falconieri di Sua Maestà, I Tamburi di Brisighella, La Compagnia del Coniglio e l’Associazione Kankudojo.
Presso parco Crivelli si svolgerà il Villaggio Medievale, organizzato dalla Pro Loco Parabiago, rappresentazione di vita quotidiana nell’anno della Battaglia grazie alle scuole primarie e secondarie dei due plessi scolastici di Viale Legnano e di Via IV Novembre, la paritaria Felice Gajo e il Gruppo Erre della Cofol, oltre ai gruppi teatrali Dove osano le aquile e I Sottopalco.
I ragazzi delle scuole porteranno lavori come musiche, balli, addirittura un castello di cartone, stemmi medievali, un orto, dolci e granaglie.
Ad animare il villaggio ci saranno anche le allieve di Arteritmica, della scuola di ballo Novakovic e dei ragazzi della Kankudojo, mentre Sant’Ambrogio comparirà con il suo cavallo bianco tra le nuvole e decreterà, come vuole la leggenda, la vittoria di una fazione.
La battaglia di Parabiago venne combattuta nelle campagne circostanti, tra le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio Luchino, contro la Compagnia di San Giorgio dell’altro zio Lodrisio, pretendente al titolo di Signore di Milano.
Tutto cominciò nel 1327, con la morte del Signore di Milano Galeazzo I Visconti, che lasciò come erede il figlio Azzone che, in opposizione al pontefice, comprò il titolo di Vicario di Milano dall’Imperatore di Germania Lodovico il Bavaro.
Nel 1332 al governo del nuovo Vicario si associarono gli zii Luchino e Giovanni Visconti Arcivescovo, in una sorta di triumvirato.
L’altro zio Lodrisio, rimasto fuori, mise in atto una serie di congiure per spodestare i tre, poi costituì un’armata chiamata Compagnia di San Giorgio e cominciò a muovere le sue truppe, scontrandosi con l’esercito ambrosiano.
Lodrisio decise di cogliere di sorpresa i nemici, per cui entrò segretamente in Parabiago da Canegrate, dal Sempione e lungo l’Olona.
La battaglia infuriò e secondo la leggenda Sant’Ambrogio apparve sul campo in ascolto alle preghiere del Vicario Imperiale Azzone.
In cielo comparve un nuvolone bianco, dal quale apparve il Patrono di Milano che, vestito di bianco e arrabbiato cominciò a frustare i soldati di Lodrisio, così i milanesi, incoraggiati da tale miracolo, si avventarono sui nemici ed ebbero la meglio.
Lodrisio venne catturato nelle campagne e su ordine di Azzone fu rinchiuso nelle prigioni di San Colombano al Lambro.
La leggendaria apparizione aveva posto fine alla Battaglia di Parabiago, e fu così eclatante che, per secoli, venne citata con grande enfasi nelle cronache milanesi e lombarde.