Sculture 2023 014

In estate Jesolo vede una serie di manifestazioni organizzate per il divertimento dei residenti, dei visitatori e dei turisti in città, come l’appuntamento con i Fuochi d’Artificio di Ferragosto e con le Feste Marinare di Cortellazzo ma ci sono anche eventi nuovi tra cui l’Holi Festival.

Un momento imperdibile  è certamente la tradizione decennale della  Mostra di sculture di sabbia.

Contemporary Art è il titolo della 25° edizione della Mostra Sculture di Sabbia, dove  gli artisti saranno liberi di esprimersi in un tema da loro scelto, cinque sculture monumentali, scolpite da sapienti mani di artisti della sabbia provenienti da tutto il mondo, sono ospitate in Piazza Brescia fino a domenica 24 settembre, dove storie appassionanti prendono vita.

Il progetto è coordinato dal direttore artistico Richard Varano, responsabile anche del famoso presepe di sabbia Jesolo Sand Nativity, un’artista della sabbia premiato a livello internazionale e realizzatore di  sculture a livello professionistico dagli anni Ottanta.

Il cast è formato da artisti di fama internazionale che, modellando la sabbia ed altri materiali, partecipano a progetti e competizioni in tutto il mondo come Susanne Ruseler (Olanda) e David Ducharme (Canada) con Il cerchio della Vita, Radovan Zivney (Rep. Ceca)  con Messa a fuoco, Sue McGrew (Stati Uniti) con La moderna Valchiria, Dmitrii Klimenko (Russia) con  La battaglia rap del Centauro e Filimontsev Ilya (Russia) con Venus e Venice.

Nota per le sue incantevoli spiagge, la cittadina balneare di Jesolo ha una storia che parte nel I millennio a.C., quando la zona era abitata da una popolazione indo-europea, definita proto-veneti, che viveva in palafitte e aveva una cultura molto avanzata rispetto alle popolazioni confinanti.

In epoca romana Jesolo fu un’isola della Laguna veneziana, dedita prevalentemente alla pesca e all’allevamento dei cavalli, al punto che era nota come Equilium, cioè la Città dei Cavalli.

Una testimonianza di questo periodo storico sono i mosaici paleo-cristiani, visitabili gratuitamente all’Info Point in Piazza Brescia, nel centro di Jesolo.

Il centro abitato ebbe una fondamentale importanza dopo la caduta dell’Impero Romano, poiché le isole erano un rifugio sicuro dai barbari che calavano dalle Alpi, poi la Repubblica Veneziana ne fece la sede di una delle più importanti diocesi del nord-est, con la costruzione della Basilica di Santa Maria Assunta.

Dal Trecento Jesolo visse una lunga decadenza, a causa dell’interramento della Laguna e delle alluvioni che causarono grossi disagi sia alle attività produttive che ai trasporti, poi il problema fu risolto nel 1499, con la costruzione di un canale per deviare il corso del Piave, per opera di Alvise Zucharin, in onore del quale Jesolo prese il nome di Cavazuccherina.

Cavazuccherina nel 1797, dopo che la Serenissima perse l’indipendenza conservata da un millennio, cadde in un profondo declino economico, dovuto anche alla natura paludosa della zona.

La situazione rimase così fino al 1910, quando fu iniziata un’opera di bonifica della zona, interrotta a causa dello scoppio della prima guerra Mondiale, dove l’area fu al centro di sanguinose battaglie contro l’esercito austriaco, in cui i soldati italiani combatterono con tutti i mezzi, incluso un allagamento della zona, costringendo la popolazione jesolana a fuggire.

Alla fine della guerra cominciarono altre opere di bonifica dell’area, che durarono fino al 1930 e furono il motore per lo sviluppo della zona, grazie alle nuove coltivazioni, come quella del frumento e del granoturco e negli anni successivi delle piante da frutta.

Fu anche dato un forte impulso anche all’avvio dello sviluppo turistico della zona, con la costruzione dei primi stabilimenti per le cure di elioterapia e del Lido di Treviso, che dal 1928 divenne Lido di Jesolo, dopo il cambio di nome da Cavazuccherina in Jesolo, voluto dagli abitanti.

La crescita degli anni Trenta fu interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per poi riprendere in maniera vorticosa negli anni della Dolce Vita dove Jesolo, con le sue strutture moderne, diventò una delle località balneari più ricercate dalle celebrità del momento, perché univa al relax del mare e della spiaggia la lunghissima passeggiata sul mare e discoteche come Le Capannine o il Tibidabo.

Simbolo di quel periodo fu il salvagente a forma di paperella, che è stato riproposto, con un nuovo design, nel 2020.

Oggi Jesolo presenta un’offerta completa e variegata di divertimento e relax, apprezzata da più di 5 milioni di persone, ospitate nelle 400 strutture alberghiere e nei 12.000 appartamenti della località. Il rapporto con le star del cinema, dello spettacolo e dello sport è rimasto invariato e ogni anno molti personaggi passarono il tempo libero sulle spiagge di Jesolo.

Per ringraziare la grande ammirazione che la località riceve da queste star, dal 2001 sono state dedicate alcune vie del centro alle celebrità italiane che nel corso degli anni hanno costruito un rapporto speciale con Jesolo, come Alberto Sordi, Andrea Bocelli, Carla Fracci, Mike Bongiorno, Lino Banfi, Sophia Loren, Umberto Veronesi, Alessandro Del Piero e Bebe Vio, che hanno scelto la cittadina veneta come meta per rilassarsi e divertirsi nel tempo libero.