L’associazione che, dalla Lombardia del primo dopoguerra, ha sempre cercato di aiutare chi è in difficoltà…
La storia dell’Avis cominciò nel 1926, quando il dottor Vittorio Formentano lanciò a Milano un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue.
All’invito risposero 17 persone, che il 16 febbraio 1927 fondarono l’Avis, cioè l’Associazione Italiana di Volontari del Sangue, che si pose come obiettivi di soddisfare la crescente necessità di sangue contribuendo a salvare vite umane, avere donatori pronti e controllati e lottare per eliminare la compravendita di sangue.
Nel 1929 fu approvato il primo Statuto dell’Avis dove si legge che “Scopo dell’Associazione – si legge – è di propagandare, specialmente nelle masse operaie, il concetto prettamente umanitario, sociale e patriottico dell’offerta volontaria del proprio sangue”.
Da Milano partì un’opera di proselitismo che via via si allarga a tutta la penisola, con gruppi di donatori in diverse città italiane come Ancona, Bergamo, Brescia, Torino, Napoli, Cagliari, Cremona.
Nel 1933 si tenne il primo Convegno nazionale dell’Avis ma fu solo dopo la guerra che, nel 1946, nacque l’Avis Nazionale, con sede a Milano, per conferire una veste giuridica e assicurare un raccordo alle crescenti attività di quelle comunali, grazie anche all’ideazione della rivista Avis Sos – Sempre Ovunque Subito.
Fu nel 1950 che l’Avis Nazionale venne riconosciuta giuridicamente dallo Stato con la legge n. 49.
Nel 1955 nacque in Lussemburgo la Federazione Internazionale delle Associazioni di Donatori di Sangue, proposta già da tempo dal presidente dell’Avis Formentano, che ne divenne Consigliere e, successivamente, Presidente.
Avis nel 1969 ideò la prima Giornata Nazionale del Dono del Sangue, che si celebra da allora ogni 12 ottobre e nel 1971 fu lanciata la prima campagna di Pubblicità Progresso, dedicata alla donazione di sangue, e il logo che comparve negli spot e nelle immagini pubblicate sulla stampa era proprio quello di Avis.
Nel 1990 entrò in vigore la Legge n. 107, sulla “Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti e per la produzione di plasmaderivati” per estendere a livello nazionale il principio di gratuità della donazione, sino ad allora sancito solo da alcune leggi regionali, oltre che le Associazioni dei donatori volontari di sangue e le relative Federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale concernenti la promozione e lo sviluppo della donazione di sangue e la tutela dei donatori.
Dopo che nel 1991 fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge Quadro sul Volontariato n. 266, Avis fu iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Lombardia, che dal 2001 è di pertinenza provinciale.
Nel 2005 fu emanata la Legge 219/05, che riconosceva la funzione civica, sociale e solidaristica che si esprime con la donazione, confermava che le Associazioni di volontariato del sangue concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale e assicurava la loro presenza sia nella Consulta tecnica sia nel Centro Nazionale Sangue.
A questo seguì nel 2007 la nascita del Centro Nazionale Sangue, organismo che fa capo al Ministero della Salute e che opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità, di cui fanno parte del suo Comitato direttivo anche i rappresentanti delle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, tra cui Avis.
Nel 2011 nacque Radio Sivà, web radio dell’associazione che è diventata nel tempo un punto di riferimento non solo per i donatori di sangue, ma per tutto il volontariato italiano.
Avis nel 2017 festeggiò il suo 90° anniversario con un ricco programma di iniziative e manifestazioni, inoltre il 3 luglio fu emanato il decreto legislativo 117, o Codice del Terzo Settore, con l’istituzione delle Reti Associative e delle Reti Associative Nazionali, una nuova categoria di associazioni di associazioni e l’Avis fu inclusa fra di esse.
Nel 2018 fu lanciata #GialloPlasma, la prima campagna nazionale per la promozione della donazione di plasma.
Quando nel 2021, per la prima volta, l’Italia ospitò le celebrazioni ufficiali della Giornata mondiale del donatore di sangue, Avis a Roma tenne una serie di importanti eventi istituzionali volti a celebrare il dono volontario, gratuito, periodico, anonimo e responsabile.