L’Ecoistituto della Valle del Ticino e il coordinamento Salviamo il Ticino nella Villa Annoni di Cuggiono propongono, nel weekend del 22 e 23 giugno, la festa del solstizio d’estate, che unisca convivialità, incontri, dibattiti, rassegna di microeditoria, arte, cultura, teatro, animazioni per bambini, maratona editoriale, musica, prodotti agricoli locali, discipline orientali, artigianato artistico, associazionismo, volontariato, maxi paelle.
Al suo interno c’è anche Pagine al sole, la rassegna di microeditoria organizzata dall’Ecoistituto della Valle del Ticino in collaborazione con la libreria/editrice La Memoria del Mondo di Magenta, con protagonisti oltre venti editori indipendenti, provenienti da tutta Italia, che esporranno i loro cataloghi al pubblico e, tramite reading e presentazione, che potranno far conoscere, direttamente dalla voce dei loro autori, le loro opere, in un programma unico di due giorni.
Villa Annoni fu voluta dall’omonima famiglia che, sul finire del Settecento, incaricò del progetto l’architetto genovese Giuseppe Zanoja Santino Langè.
La villa fu completata nel 1809 e un anno dopo ne fu consacrata la cappella interna, mentre il parco venne realizzato tra il 1819 e il 1825, anno della morte del Conte.
Alla fine dell’Ottocento furono edificati tutti gli edifici interni al parco, tra cui l’ingresso delle carrozze, coffee house, casa dei caprioli, tempietto, casa dei daini, cascina Leopoldina.
Nel 1900 morì Aldo Annoni, ultimo discendente della famiglia Annoni, e le proprietà di Cuggiono furono ereditate dal conte Giampietro Cicogna Mozzoni.
Alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, il complesso fu venduto al senatore Pietro Bellora, industriale gallaratese, che trasformò la villa nella sua residenza, nel 1979 il complesso fu acquistato dal Comune di Cuggiono, che ne fece anche la sede del Museo Storico Civico Cuggonese.
Le origini del Museo risalgono ai primi anni Ottanta quando un gruppo di amici decise di raccogliere le memorie del passato, come testimonianza della fatica e del lavoro quotidiano dei loro antenati.
Nelle quindici sale espositive all’interno della Villa Annoni è raccontata tramite gli arnesi di lavoro, documenti e oggetti legati alle guerre, all’emigrazione, all’attività in campo associativo e non, il sorgere e dello svilupparsi delle prime forme di previdenza e assistenza sociale.
Veramente unica la ricostruzione dettagliata degli ambienti di una casa di campagna, particolare e ricca di oggetti la cucina, dove si trova anche un antico telaio.