Ettore Scola 1983

Il regista che raccontò il mondo dell’italiano medio prima e dopo il boom economico…

Ettore Scola nacque a Trevico il 10 maggio 1931, figlio di un medico condotto e di una casalinga napoletana, e iniziò la carriera sceneggiando varie commedie del secondo dopoguerra, con Age e Scarpelli, noti anche come Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, tra cui Un americano a Roma (1954), Totò nella luna (1958), La grande guerra (1959), Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi (1960) e Il sorpasso (1962).

Esordì alla regia a soli 34 anni con Se permette parliamo di donne (1964) commedia con protagonista Vittorio Gassman che fu, con Nino Manfredi e Marcello Mastroianni , uno degli attori prediletti del regista.

In un episodio di Thrilling (1965) lavorò con Nino Manfredi e, per la prima volta, con Alberto Sordi in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968).

Durante i gloriosi anni Settanta del cinema italiano, Scola realizzò il giallo grottesco Il commissario Pepe (1969) e la tragicommedia Dramma della gelosia (1970).

Ma la consacrazione arrivò con C’eravamo tanto amati (1974), un viaggio in trent’anni di storia italiana, dal 1945 al 1975, attraverso la storia di tre grandi amici, l’avvocato Gianni Perego (Vittorio Gassman), il portantino Antonio (Nino Manfredi) e l’intellettuale Nicola (Stefano Satta Flores), innamorati di Luciana (Stefania Sandrelli).

Il film era dedicato a Vittorio De Sica e vi comparvero anche Aldo Fabrizi e Giovanna Ralli, oltre ad altri personaggi noti che interpretavano se stessi come Marcello Mastroianni, Federico Fellini e Mike Bongiorno.

Scola raggiunse cosi la fama internazionale e nel 1976 girò Brutti, sporchi e cattivi, commedia grottesca sulle borgate romane, e Una giornata particolare (1977) con Sophia Loren e Marcello Mastroianni.

Nel 1980 La terrazza fu l’amaro bilancio di un gruppo di intellettuali, con la partecipazione di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e Marcello Mastroianni.

Scola parlò poi della rivoluzione francese ne “Il mondo nuovo” (1982), in cui Mastroianni interpretò Giacomo Casanova.

Nel 1985 tornò a ricevere elogi dalla critica e dal pubblico dirigendo Jack Lemmon e Mastroianni in Maccheroni (1985), e ancora con La famiglia (1987), commedia che racconta in un appartamento ottanta anni di storia.

Altri film di rilevo furono Splendor (1988) e Che ora è? (1989), che videro la partecipazione di Massimo Troisi.

Nel 1998 girò La cena, con Stefania Sandrelli, Fanny Ardant e l’amico Gassman, nel 2001 Concorrenza sleale, con Diego Abatantuono, Sergio Castellitto e Gerard Depardieu e nel 2003 la commedia/documentario Gente di Roma, con Stefania Sandrelli, Arnoldo Foà, Valerio Mastandrea e Sabrina Impacciatore.

Il grande regista morì all’età di 84 anni il 19 gennaio 2016 a Roma, nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico, dove era ricoverato.