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Tra le incantevoli valle trentine ci sono i masi, le tipiche costruzioni rurali di cui sono disseminate, con un nome che deriva dal latino mansio, cioè dimora, che indica a un insieme di edifici e terreni, appartenenti anticamente a una famiglia di signori che la davano in affitto a contadini e successivamente ai contadini stessi che conducevano l’azienda.

Per tradizione il maso è lasciato a un solo erede, grazie all’istituto giuridico del maso chiuso, che consente di lasciare l’intera la proprietà, mentre gli altri eredi hanno con una somma in denaro o rimangono a lavorare nella fattoria.

Secondo le origini culturali trentine e le caratteristiche del terreno, il maso assume una diversa configurazione e conseguentemente una diversa denominazione, ci sono l’Haufenhof, composto da un gruppo di edifici, il Paarhof, con due soli edifici separati, l’Einhof è, composto da un unico edificio e lo Zwiehof, un unico edificio con due tetti affiancati.

Gli elementi principali che compongono un maso sono il fienile, la stalla e una piccola stanza adibita alla cottura dei cibi e alla preparazione dei formaggi, nel caso sono racchiusi in un solo edificio, il fienile sovrasta la stalla, mentre la cucina è di fianco.

In altri casi il fienile e la stalla del maso sono raggruppati, mentre la parte destinata all’abitazione della famiglia è separata.

L’abitazione vera e propria è composta da un piano terra realizzato in pietra e intonacato di bianco, un piano superiore in legno con balconi coperti e un tetto spiovente, ma il cuore del maso è la stufa. Il soggiorno in legno in cui si ritrovava tutta la famiglia, dove era collocata la caratteristica stufa in ceramica o in cotto da cui l’ambiente ha tratto la sua denominazione, mentre le camere da letto si trovano invece al piano superiore.

Quando sorgono su terreni in pendenza i masi, dal lato della pendenza, sono costruiti su pali chiamati in val Pusteria Hilge.

A differenza della maggior parte delle dimore rurali diffuse lungo l’arco alpino, la struttura del maso è caratterizzata dall’uso prevalente del legno, per la forte influenza germanica presente in questi luoghi.

I masi originari ancora esistenti in Trentino sono diffusi in tutte le valli e rivivono grazie al loro riutilizzo in ambito turistico, infatti le fattorie sono state trasformate in aziende agrituristiche che offrono agli ospiti la possibilità di soggiornare in ambienti rustici, tra l’atmosfera di una volta e il calore della stufa.