everglades national park

La Florida, stato americano noto per il suo clima subtropicale, ha uno dei più famosi parchi naturali del Nord America, un’immensa distesa di paludi, acquitrini e isolotti formati da un fiume che, uscendo dal lago Ockeechobee, si riversa nel golfo del Messico.

Il Parco Nazionale delle Everglades è localizzato nell’estrema parte meridionale della penisola della Florida e si estende da Everglades City alle acque che bagnano Fiesta Key, comprendendo Capo Sable; chiuso a ovest dal Golfo del Messico e a sud- est da Florida Bay.

Lo spagnolo Ponce de Leon esplorò la regione nel 1513 e vi trovò delle tribù indiane che vivevano in isolamento, circondate da terreni paludosi e i loro discendenti, i Seminole, vivono nella regione ed hanno il diritto di caccia nella riserva di Big Cypress.

A sud del Parco c’è Fort Jefferson, parco nazionale dal 1846, che un tempo era la prigione per gli assassini del presidente Lincoln.

Le prime misure per proteggere l’area sono state prese all’inizio del secolo, quando la National Association of Audubon Societies cercò di porre fine alle stragi di uccelli compiute per adornare di piume preziose i cappellini delle signore, poi il congresso nel 1934 varò una legge che costituiva l’Everglades National Park, anche se l’acquisto dei terreni inizio solo tredici anni dopo, quando lo stato della Florida trasferì i 4000 acri del Royal Palm State Park e il governo federale iniziò ad acquistare i territori per formare il parco.

Quando nel 1947, fu costituito il Parco Nazionale dell’Everglades, molti americani restarono sorpresi, dato che la zona sembrava essere soltanto una palude infestata da zanzare.

Ma col tempo si capì che il parco nazionale di Everglades era uno dei grandi tesori del pianeta, un luogo unico, da conservare per le generazioni future, con gli ultimi spazi vergini subtropicali degli Stati Uniti ed è il solo parco che ha la triplice denominazione di World Heritage Site, International Biosphere Reserve e Wetland of Internacional Importance.

Ha il compito di proteggere 13 specie fra quelle in pericolo o in via di estinzione, come il puma della Florida, la tartaruga verde e quella embricata, l’aquila dalla testa bianca e il coccodrillo americano.

Più di 300 specie di uccelli sostano durante le migrazioni o vivono nel parco, cibandosi di serpenti, gamberetti, piccoli pesci e lucertole.

Nel parco vivono oltre 900 specie di piante tipiche dei tropici e delle regioni temperate e fino a 120 specie arboree, come il cladio, l’epifite e oltre venticinque specie di orchidee.

Tre isolotti emergono dalle paludi, dove crescono il pino dei Caraibi, il cipresso di palude e alcuni dei più grandi alberi di mogano degli Stati Uniti, mentre l’habitat salmastro della costa dà vita alle ricche foreste d’estuario di mangrovie rosse e nere e ai prati di rupie.

Le infrastrutture del parco comprendono due centri per visitatori a Flamingo e Royal Palm, entrambi ai lati dell’autostrada 27 da Miami, oltre a zone di formazione ambientale, spazi per campeggi e picnic, motel, ristoranti, un porticciolo e sentieri percorribili a piedi.