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Rossa, piccola e astuta, sempre in fuga dai cacciatori e dai mille volti…

La volpe, questo piccolo animale dalla pelliccia rossa, diffusa in tutti i continenti ad esclusione dell’Oceania e con un habitat che spazia dalla tundra ai centri urbani, ha una storia ricca di miti e tradizioni notissimi.

Ad esempio in Europa è considerata un simbolo di astuzia poiché riesce sempre a sfuggire alle situazioni più difficili muovendosi con grazia e agilità e, come abitante della notte, è associata anche alla sessualità ed è rappresentata con un mantello rosso.

La cristianità nel Medioevo, a causa di una leggenda greco-romana che la dipingeva come una ladra d’uva, la considerava avida, peccatrice ed eretica.

In Corea la volpe è associata alla figura del Kumiho, la volpe a nove code che può vivere fino a 1000 anni, ed è vista come essere maligno.

Per gli antichi la volpe era  capace di far comprendere a una persona che era ora di passare alla vita che c’è dopo, come anche per i Celti, che la vedevano come una guida nel mondo degli Spiriti, ma anche nei boschi e nelle foreste.

In Giappone si dice che la volpe nera secondo una leggenda porti fortuna, quella bianca disgrazia, mentre tre volpi insieme portano sciagura.

Kitsune è la parola giapponese che indica la volpe ed è presente nelle loro tradizioni folkloristiche. Secondo la mitologia giapponese, infatti, le volpi hanno una grande intelligenza e con l’avanzare dell’età riescono a ottenere dei poteri soprannaturali.

Le Kitsune sono le messaggere di Inari, il kami della fertilità e dell’agricoltura, sono esseri molto influenti devono essere venerate come divinità.

Se da una parte proteggono e consigliano l’uomo, le Kitsune sono anche capaci d’imbrogliarlo, infatti, sono esseri spirituali che non si fanno scrupoli a compiere azioni maliziose verso le persone avide, troppo orgogliose e vanitose, e in alcuni casi imbrogliano anche la povera gente.

La leggenda racconta che le Kitsune possano assumere sembianze umane e ingannare così il prossimo, ma questo potere viene appreso dalla volpe solo al raggiungimento dei 50/100 anni.

Ma la volpe è vista anche come un guardiano benevolo dato che, più è vecchia, più è saggia e potente, ed è raffigurata con un numero crescente di code in base alla saggezza acquisita, fino al massimo di nove.

Secondo le leggende sulle volpi che circolano nei territori indiani e nord americani, quest’animale avrebbe il potere di mutare il proprio aspetto, ed è una credenza che fonda le radici nel fatto che la volpe artica cambia il colore del mantello in base alla stagione, così da adattarsi all’ambiente.