I reperti e le prove rinvenuti ci dicono che a seguito della creazione vera e propria del lago, con il ritiro completo dei ghiacci, la zona circostante fu abitata da gruppi nomadi, che utilizzarono il territorio prevalentemente come luogo per la caccia e approvvigionamenti.

Nel periodo storico del calcolitico si ha la costruzione dei primi nuclei abitativi negli immediati pressi del lago e da quel momento si avrà un lento consolidarsi di gruppi sedentari.

La zona venne controllata nei periodi successivi dai Liguri che avanzarono fino ad alcune zone dell’attuale Lombardia, per poi essere nuovamente respinti fino ai loro confini occidentali dalla discesa dei Celti nella penisola italiana, probabilmente la popolazione dei Galli Taurini.

I Galli ebbero quindi la supremazia sul territorio lacustre fino all’avanzare dei Romani che ricondussero le zone Piemontesi e Lombarde a province dell’impero. Il “Verbanus Lacus” (nome donatogli dai Romani, dal quale probabilmente deriverà poi la nomenclatura lago Verbano) o “Lacus Maximus” (altro nome attribuitogli addirittura da Virgilio) resterà in mano saldamente all’impero romano fino alle scorribande dei popoli nordici e le invasioni barbariche, che frammenteranno l’unità creata dal controllo Romano portando il caos e la divisione su tutto il territorio.

Per arrivare a un periodo di rinascita delle città sul lago bisognerà attendere il Medioevo, il quale porterà alla creazione di borghi, castelli e in generale un esempio ben differente di fisionomia dei luoghi abitati.

In questo periodo la zona attorno al lago, così come numerosi territori nei dintorni di Milano, passò fra le mani di diverse famiglie come i Della Torre, i Visconti, la casa regnante degli Asburgo dal 1713 e in particolare la famiglia Borromeo, la quale ebbe un’enorme influenza per lunghissimi anni sul lago Maggiore, partendo dall’acquisizione del feudo di Arona nel 1445.

Altro casato illustrissimo che ebbe una grandissima influenza in epoca medioevale è quello dei Marchesi Morigi o Moriggia, che ricevette numerosi territori dai Visconti come le degagne di San Maurizio e San Martino, la Valtravaglia che vennero soprannominate “terre Morigie”.

Durante i secoli i casati dei Borromeo e dei Morigi lottarono aspramente per l’egemonia su queste terre. Altri casati nobiliari legati sin dal Medioevo al territorio furono i Besozzi, i Sessa, i Luini e i Capitanei di Locarno.