Edicola Bernocchi Cimitero Monumentale di Milano

Un piccolo tesoro nel cuore di Milano…

Al centro della Necropoli del Cimitero Monumentale di Milano si trova l’edicola Bernocchi, cuore dello spazio a ottagoni concentrici dove le famiglie dell’alta borghesia milanese cercarono di far erigere le proprie cappelle funerarie.

L’edicola fu progettata nel 1931 da Alessandro Minali, architetto Novecentista che usò uno stile moderno ibridato con reminiscenze classiche e la ricca parte scultorea fu di Giannino Castiglioni, artista tra i più arrivi al Cimitero Monumentale, per il quale ideò opere molto significative come l’Edicola Campari e l’Edicola Falck.

La struttura in pietra d’Orsera è composta da una base quadrata, con una parte superiore contraddistinta dall’epigrafe in latino che commemora i coniugi Bernocchi, e un tronco di cono che si sviluppa con un audace moto a spirale.

La parte inferiore dell’edicola ha le superfici decorate a mosaico mentre la parte superiore della struttura, divisa in trenta riquadri, è impreziosita da gruppi scultorei in marmo che raccontano le storie della Passione di Gesù Cristo.

Il monumento fu eretto in memoria di Camilla Nava Bernocchi (1879-1930) e del senatore Antonio Bernocchi (1859-1930), industriale che trasformò il cotonificio aperto a Legnano dal padre Rodolfo in una delle più grandi industrie italiane.

La storia di Antonio Bernocchi è quella di un ragazzo che non conseguì nessun titolo di studio tecnico perché la famiglia è povera e cercava di sopravvivere.

Ma Antonio aveva capacità da vendere, oltre a un notevole spirito imprenditoriale, e in una delle aree più industrializzate d’Europa, come Legnano e l’Alto Milanese, creò un piccolo impero economico con fabbriche, scuole e opere assistenziali.

Per i suoi indubbi meriti Bernocchi fu nominato senatore nel 1929, anche se guardava con sospetto l’affermarsi del fascismo e aveva vari dubbi su Mussolini.

Nell’ottobre 1934, durante una visita di Mussolini a Legnano, il capo del governo non mancò di visitare l’azienda Bernocchi e di spendere parole di encomio sul suo fondatore.

Oggi Bernocchi è ricordato anche per la generosità dimostrata attraverso l’elargizione di generosi contributi a scuole e ospedali legnanesi, ma soprattutto per il lascito al Comune di Milano, grazie al quale fu eretto il palazzo della Triennale.

 Anche i due fratelli di Antonio, Enrico e Michele, fecero edificare le cappelle di famiglia nell’area della Necropoli.