santa e1544423690995

Ogni 14 luglio Palermo festeggia la sua protettrice, Santa Rosalia, dalla storia davvero singolare…

Rosalia Sinibaldi, nata nel 1130, era una fanciulla di origini normanne che giovanissima, si fece eremita e morì nel 1166 nella grotta del Pellegrino, sulle colline di Palermo, dove oggi si erge il santuario a lei dedicato.

Nel 1624, mentre a Palermo era scoppiata una pestilenza, lo spirito di Rosalia apparve in sogno prima a una malata, poi a un cacciatore, cui indicò la strada per ritrovare i suoi resti, e chiese di portarli in processione per la città.

In pochi giorni dove passavano i resti della Santa, i malati guarivano e si univano alla processione, liberando totalmente la città dalla malattia.

Da allora la processione di Santa Rosalia si ripete ogni anno con lo scopo di proseguire nei secoli il rituale di liberazione dai mali che affliggono l’umanità.

Il Festino, com’è detta la festa, è dal 1624 un appuntamento fisso per i palermitani, infatti la festa patronale della città cade il 15 luglio ma inizia ben due giorni prima poiché il clou dei festeggiamenti organizzati dalla Municipalità, dopo tre giorni di spettacoli e animazioni dedicati alla Santa che si tengono nei quartieri popolari della Città, avviene la sera tra il 14 e 15 luglio.

La grande festa, che richiama una folla di spettatori, inizia con una rievocazione storica della vita e del miracolo di Santa Rosalia nel piano del Palazzo Reale o in quello della Cattedrale, poi inizia il corteo che accompagna il Carro trionfale della santa lungo tutto il Cassaro.

Il Carro ha la forma di un vascello, sulla poppa una struttura architettonica alla cui sommità si trova una statua di Santa Rosalia nel pieno della sua gloria, svelata davanti al piano della Cattedrale, dove si svolge un altro momento di animazione per la celebrazione della gloria della Santa, mentre a prua prendono posto musici che accompagnano il carro durante il suo cammino.

Il primo carro venne realizzato nel 1686 e nel corso dei secoli ha subito diverse evoluzioni, famosi quelli progettati da Amato, da Palma e Bonomo e molti raccontano che con il carro i palermitani insieme alla gloria della Santa vogliono riaffermare quella della loro città, un tempo capitale del mondo.

Percorso tutto il Cassaro, da porta Felice il Carro entra alla marina di Palermo, dove verranno sparati i grandiosi giochi d’artificio.