Quando la placidità dei laghi si sposa con la sacralità dei luoghi si crea una sinergia piena di incanto: ecco monasteri più incantevoli.
Oasi di pace e tranquillità, i monasteri rappresentano un rifugio tranquillo per scappare dalla vita frenetica e scombussolata.
Quando poi gli edifici votati alla sacralità affacciano sulle vedute lacustri il fascino che custodiscono tra chiostri e chiese raggiunge vette di bellezza difficilmente riproducibili. In riva alle placide sponde dei laghi, dove il silenzio regna e la preghiera è pane quotidiano, il clima di spiritualità diventa avvolgente.
Sensazioni che si possono percepire, ad esempio, presso l’eremo di Santa Caterina Del Sasso: incastonato su una parete rocciosa a picco sul Lago Maggiore, il luogo di culto apre allo sguardo dei pellegrini e degli amanti dei luoghi di pace uno scenario incantevole. Il monastero, situato nel comune di Leggiuno in provincia di Varese, ha origini molto antiche.
La leggenda narra che Alberto Besozzi, scampato da un naufragio durante la traversata del lago, edificò nel XII secolo una chiesa scavata nella roccia per omaggiare Santa Caterina d’Alessandria. Domenicani e carmelitani migliorarono l’edificio che oggi rappresenta un patrimonio inestimabile del lago Maggiore.
I segni del sacro sono ben visibili anche sul Lago di Garda. Qui i monasteri non si contano, la placidità del luogo ha attratto nei secoli decine di comunità religiose desiderose di lasciarsi avvolgere dalla pace e la tranquillità che solo certi paesaggi bagnati nel silenzio, fuori dal tempo, sanno donare.
Tra gli scogli dell’isola del Garda, in provincia di Brescia, si nasconde una piccola cavità nota come la “Grotta di San Francesco”.
Qui il santo di Assisi, trovò ristoro spirituale dopo il lungo viaggio fatto in Oriente, grazie alla generosità di un cavaliere di Federico II, reggente a quell’epoca della bellissima isola. La tranquillità del luogo convinse San Francesco a edificare proprio qui il primo eremo della zona.
Ma come è consuetudine tra i francescani, votati alla povertà e all’umiltà, non venne costruita nessun monastero o edificio. La piccola grotta, carica di religiosità era piccola, umida e spoglia, ben lontana da ogni manifestazione di sontuosità.
Nel centro del lago di Orta, a Orta di San Giulio in provincia di Novara, posizionata su una delle piccole isole che caratterizzano il paesaggio lacustre, si specchia nelle acque cristalline la basilica di san Giulio, un gioiello di spiritualità racchiuso in architettura romanica di grande fascino.
All’interno della basilica, tra pregiati affreschi e meravigliosi dipinti, è conservato il corpo di San Giulio, in un’urna del XVII secolo situata sotto l’altare maggiore.
Per raggiungere questa meraviglia dell’architettura religiosa, posizionata in un luogo che trasuda incanto, è necessario prendere il battello che parte dal porticciolo di Orta e navigare sulle placide acque del lago piemontese.