Da sempre San Valentino è una delle feste più diffuse nel mondo, ma com’è festeggiata dai vari paesi?

Innanzitutto questa ricorrenza ha origini antichissime, che risalgono ai Romani, quando febbraio era per loro il mese della rinascita, legato al dio pagano Luperculus.

Per rendergli omaggio i nomi delle donne e degli uomini che lo veneravano, erano messi in un’urna e mescolati, poi un bambino sceglieva alcune coppie che avrebbero dovuto per un anno intero vivere assieme.

Con l’avvento della Chiesa il dio Luperculus fu sostituito da Valentino, un vescovo martirizzato, amico di giovani amanti e nell’Alto Medioevo si diffuse la pratica di scambi d’amore e di regali durante la festa.

Se in Italia San Valentino è la festa degli innamorati, nel resto del mondo le usanze sono molto diverse tra loro.

Negli Stati Uniti i festeggiamenti coinvolgono tutta la famiglia, perché San Valentino è la festa di chi si vuole bene, cosi i bambini preparano graziosi bigliettini e dolcetti che scambiano con genitori, compagni di classe e maestre.

Anche in Inghilterra ci si scambia cioccolatini e fiori, ma sono molto più noti i bigliettini romantici indirizzati alla persona amata, chiamati Valentine, il mittente deve essere anonimo, per rendere il messaggio ancora più dolce.

Questa tradizione risale al XV secolo quando Carlo D’Orleans, prigioniero nella torre di Londra, inviava missive alla sua amata moglie chiamandola Ma tres doulce Valentinèè, le loro lettere sono ancora visibili nella British Library di Londra.

E se in Francia le tradizioni non differiscono troppo dall’Italia, con una passeggiata vicino alla Tour Eiffel o lungo la Senna, in Spagna l’uomo regala un mazzo di rose rosse all’innamorata.

In Giappone le protagoniste di San Valentino sono le donne, che devono donare cioccolatini, fatti a mano o acquistati, ai loro compagni, ma anche ad amici, colleghi di lavoro o compagni di scuola in segno di amicizia.

Un mese dopo, il 14 marzo, è il White Day, dove gli uomini dovranno ricambiare il gesto, con dei cioccolatini rigorosamente bianchi.

Simpatica la tradizione della Corea del Sud, identica a quella giapponese, se non fosse che il 14 aprile, detto il Black day, chi non ha ricevuto nulla né il 14 febbraio né il 14 marzo deve andare in un ristorante per mangiare spaghetti al nero di seppia e lamentarsi delle sue sventure e della propria solitudine.

In alcuni paesi San Valentino è legato al sogno di trovare un marito, in Brasile per esempio si festeggia il 12 giugno, giorno di Sant’Antonio, il protettore dei matrimoni.

In Cina invece è l’uomo che deve portare doni, fiori e cioccolati alle donne, ma esiste la tradizione della notte dei sette che si festeggia in agosto quando le donne mostrano le loro abilità domestiche per trovare marito, mentre in Thailandia ci si riunisce a festeggiare la festa degli innamorati solo quando si è presa la decisione di sposarsi.