Maccagno si trova in quella zona che unisce il Lago Maggiore alle montagne della verdissima Val Veddasca, dove c’è il piccolo Lago Delio, meta ideale per gli amanti del sole e per le stradine del borgo, sorto come villaggio di pescatori e artigiani intorno al porticciolo, si respira il mondo lacustre.
La sua storia ha origini antichissime, infatti si dice che nel 962, Ottone I sia sbarcato in quello che era solo un borgo di pescatori e artigiani, governato dai conti Mandelli, l’attuale Maccagno Inferiore e dopo la campagna d‘Italia, come segno di gratitudine, concesse l’indipendenza del feudo e il diritto di avere il titolo di Corte Imperiale.
L’autonomia di Maccagno fu intoccabile per secoli, sino al 1800, quando Napoleone annullò quest’antico privilegio.
Per secoli fu la famiglia Mandelli a governare il paese, con spesso notevoli benefici economici, come quando Giacomo Mandelli ottenne da Carlo V nel 1536 il diritto di tenere a Maccagno il mercato, un privilegio che avrebbe poi causato numerose liti con la vicina Luino e nel 1621, Ferdinando II concesse al paese il diritto di battere moneta.
Dalla piana alluvionale del torrente Giona si arriva fin sulle montagne della Valveddasca e del Lago Delio, dove ci sono i villaggi di montagna, che un tempo vedevano partire alla ricerca di un lavoro altrove cuochi, artigiani del legno, imbianchini, capimastri e oggi sono luoghi privilegiati per una villeggiatura tranquilla.
La storia, fatta di fatica e sacrifici, ha conservato tra folklore e tradizione riti e feste, con suoni antichi, mestieri tradizionali, sfilate in abiti medievali, che tornano ad animare piazze, vicoli e cortili, molto apprezzati dai turisti.
Il borgo un tempo era diviso in Inferiore e Superiore dal torrente Giona e i due paesini avevano una vita amministrativa autonoma.
La Contrada Maggiore, nucleo antico del borgo, ha come punto di riferimento la Torre imperiale e il santuario della Madonnina della Punta, da dove si scorgono i Castelli di Cannero, posti su di un isolotto poco lontano dalla riva piemontese del Lago Maggiore.
Maccagno Superiore, sede del Municipio, ha la Casa Branca, con cortile a loggiati, oltre a un panorama mozzafiato, che consente di spaziare su quasi tutto il Verbano dalle vette del Canton Ticino, al golfo Borromeo, mentre la spiaggia, creata dal Giona, è per la lunghezza e la profondità, un luogo privilegiato tra i molti splendidi centri turistici del Verbano.
Maccagno è anche una città di cuochi, che sono arrivati in tutto il mondo.
Qui la cucina è legata al territorio e ai prodotti locali del lago e della montagna, che la competenza e la fantasia dei cuochi arricchisce di sapori e fragranze stuzzicanti.
Nelle tavole rustiche degli alpeggi ci sono i prodotti dei caseifici, come la Formaggella del Luinese, di latte caprino a marchio DOP, da assaporare su di una fetta di pane rustico, oltre alle golose e invitanti portate d’affettati, su cui spicca il violino di capra e profumati funghi a contorno della dorata polenta, la regina della tavola montanara.
I ristoranti classici, invece, presentano, con orgoglio. piatti frutto di autentica e sapiente elaborazione della gastronomia tradizionale, come il carpione, ricco d’erbe aromatiche e audaci sapori e per lo splendido risotto di persico, il pesce simbolo del Lago Maggiore, da provare anche in frittura con burro e salvia.
Ma Maccagno apre le porte delle sue palestre naturali a tutti gli sport, tra nuoto, canottaggio, vela, wind-surf, mentre le pareti del Cinzanino sono per i rocciatori tutti corde e moschettoni e sulle mulattiere impervie e ben tenute, pedalano bykers tenaci.
Gli sciatori hanno alla Forcora, in Val Veddasca, l’unico impianto di risalita della provincia di Varese, distante mezz’ora d’auto da Maccagno.
Ci sono anche lo stadio per calcio e atletica, uno per calcetto e la Palestra Comunale, mentre al Lido i due ottimi campi da tennis, gestiti direttamente dalla Pro Loco, sono vicino a un Bocciodromo.
Al Parco Giona si trova il Campo di beach volley, la Pista di skateboard e il Basket tre contro tre, oltre al Tiro al volo nei pressi del Lago Delio.