Si terrà a Milano, dal 21 al 29 marzo, la 30a edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, con lo scopo di promuovere le cinematografie dei tre continenti, accrescere la diversità culturale dell’offerta cinematografica in Italia, oltre ad essere fattore di sviluppo e fonte di scambio interculturale, innovazione e creatività.

La zebra prismatica, simbolo del festival, è il simbolo di una società in continuo cambiamento.

Novità importante di questa 30a edizione è la partecipazione del Festival al programma Milano Città Mondo 05 – La città delle donne del Comune di Milano – Ufficio Reti e Cooperazione Culturale, e al palinsesto annuale di I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Nella cornice del Festival ci sarà la sezione speciale Donne sull’orlo di cambiare il mondo, con un programma di registe provenienti da Africa, Asia e America Latina, e una tavola rotonda sul cinema al femminile e il ruolo sociale per promuovere la parità di genere e il valore delle diversità, le scelte estetiche e narrative e la produzione di nuovo immaginario femminile in una prospettiva contemporanea, post-coloniale e globalizzata.

Tra gli eventi extra-cinematografici ci sarà l’appuntamento con gli AfricaTalks: evento speciale con una tavola rotonda e un film, in collaborazione con Fondazione EDU, dedicato all’Africa e ai suoi aspetti più tecnologici e innovativi, per approfondire le città africane che guardano al futuro. Quattro relatori discuteranno esperienze, riflessioni e casi-studio sui processi di urbanizzazione, sulle innovazioni in campo architettonico e urbanistico e sui diversi modelli di crescita delle città, non dimenticando la marginalizzazione urbana, la sostenibilità ambientale e i finanziamenti esteri per le nuove infrastrutture.

La tavola rotonda vedrà anche la proiezione di The Great Green Wall, documentario realizzato da Jared P. Scott e prodotto da Fernando Meirelles (Cidade de Deus) dove la star della musica maliana, Inna Modja, intraprende un viaggio lungo il percorso del progetto della Grande Muraglia Verde, una barriera di alberi contro la desertificazione, la carestia, i mutamenti climatici da Dakar a Gibuti.

Le principali sezioni del festival sono Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, fiction e documentari in un’accurata selezione delle ultime produzioni provenienti dai tre continenti,
Concorso Cortometraggi Africani, i migliori brevi film realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora, Concorso Extr’A, dedicato ai film di registi italiani a confronto con altre culture per un’Italia che si fa interprete della diversità culturale, Sezione Flash, i film/evento del Festival: che presentano le opere di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali, E tutti ridono, le commedie più divertenti dai tre continenti e Donne sull’orlo di cambiare il mondo, per celebrare il cinema al femminile.

La proposta del Festival vedrà anche il programma del Festival Center, al Casello Ovest di Porta Venezia, uno spazio d’incontro tra il pubblico e gli ospiti del festival con iniziative multidisciplinari da e su Africa, Asia e America Latina.