L’emergenza Coronavirus rimette al centro il ruolo degli agenti di viaggio e della loro professionalità.

Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria da #Covid19, oltre un mese fa, le oltre 8000 agenzie di viaggio italiane, prima delle zone rosse e ora di tutta Italia, stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per organizzare i rientri dei propri clienti, per riorganizzare le partenze di chi doveva partire e per dare supporto a tutti coloro che ne hanno bisogno. LEGGI TUTTO

Professionisti in trincea, a volte psicologi, che non hanno smesso di fare il proprio lavoro nonostante lo debbano fare da casa o da agenzie a porte chiuse.

Un lavoro snervante, pieno di incognite per i continui cambiamenti (Paesi che chiudono, compagnie aeree che hanno cancellato voli da e per l’Italia, policy diverse in base agli operatori o ai DMC utilizzati, comunicazioni errate date da alcuni organi di stampa o da associazioni dei consumatori, il poco supporto della Farnesina che ha dimostrato la propria inadeguatezza diplomatica e operativa).

Una situazione che ha rimesso al centro le agenzie di viaggio, negli ultimi anni bistrattate e considerate superate, a favore del fai da te e dell’online. Ma oggi, nell’emergenza sanitaria in cui si trova l’Italia e non solo, il ruolo dell’agente di viaggio è tornato di primo piano.

Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo Gruppo e vicepresidente di FTO (Federazione Turismo Organizzato aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia):

Gli agenti di viaggio e i network stanno lavorando giorno e notte per stare al fianco di clienti e viaggiatori. Stiamo risolvendo le problematiche più disparate: clienti che devono rientrate da Paesi che hanno chiuso le frontiere, l’organizzazione di rientri in Italia da Francia, Svizzera e Olanda dove alcuni vettori hanno riprotetto i voli cancellati verso il nostro Paese.

Tutte attività lasciate alle agenzie che le stanno risolvendo sia a livello organizzativo sia a livello economico. Un impegno che le sta mettendo in ginocchio.

Ma non molliamo perché questo è un lavoro che abbiamo sempre fatto non solo per soldi, ma soprattutto per passione e per amore della nostra professione”.

Al grandissimo lavoro che stanno svolgendo, si aggiunge poi l’aiuto dato a chi si era mosso da solo.

Le agenzie stanno ricevendo moltissime richieste da parte di chi si è mosso da solo e non sa come tornare a casa. Tutti si stanno ricordando di avere un amico agente di viaggio e lo stanno contattando per avere aiuto e supporto in questa situazione di assoluta emergenza.

Nessuno si sta tirando indietro e stiamo aiutando tutti. Speriamo che dopo questo periodo ci si ricorderà delle agenzie di viaggio e del supporto che possono dare invece di ritornare al fai da te nella speranza di risparmiare 20 euro…”, continua Gattinoni.

Oltre al supporto ai viaggiatori, Gattinoni è in prima linea, con le associazioni di categoria e con FTO/Confcommercio Imprese per l’Italia, per sottolineare come questa situazione stia portando e porterà a un collasso del mercato turistico e degli eventi.

Un problema che genererà gravi danni sia a piccoli e medi imprenditori sia a grandi aziende del comparto turistico, del business travel e della event industry.

Stiamo lavorando affinché vengano considerate misure economiche straordinarie e urgenti che il Governo deve adottare nel minor tempo possibile. Abbiamo ancora poco tempo e poco ossigeno per le nostre aziende e per i nostri dipendenti, il patrimonio più importante nella nostra attività”, chiude Franco Gattinoni.

Un appello che non può rimanere inascoltato.