Forse meno noto di altre località vicine al Lago Maggiore, Castelletto sopra Ticino offre oltre a un panorama davvero particolare, anche reperti e monumenti storici che sicuramente meritano una visita.

Il comune di Castelletto sopra Ticino è nell’alta pianura novarese orientale, al confine con la Provincia di Varese, delimitato dal Ticino, dal Lago Maggiore e dalle colline.

Le origini di Castelletto risalgono a epoche antichissime, poiché reperti archeologici di una fiorente civiltà pre-romana come la Cultura di Golasecca attestano un passato in cui l’areale rappresentava un crocevia di merci e culture.

Nel corso dei secoli, gli eventi e i loro protagonisti si sono susseguiti sul territorio: dai Galli ai Romani, attraverso il medioevo, fino al Ducato di Milano e all’emanazione degli Statuti comunali, quindi il seicentesco fiorire di confraternite, la presenza Sabauda prima e Francese poi.

Con gli inizi dell’Ottocento, fu realizzata la via del Sempione: nasceva una nuova economia che soppiantava il trasporto fluviale e le vicende di Castelletto divennero parte della storia d’Italia.

Il cuore della città è il Castello Visconteo, un’antica fortezza situata in un parco proprio dove le acque del Lago Maggiore confluiscono con quelle del Ticino, considerata una delle testimonianze meglio conservate della presenza dei Visconti nell’area compresa tra Milano e il lago Maggiore
Nel Medioevo era di varie casate nobiliari e durante l’epoca viscontea divenne un baluardo dello scacchiere difensivo del Ticino.

Dell’antica struttura a pianta quadrangolare rimangono due delle quattro torri fortificate e sulla facciata principale, inoltre, è ancora visibile lo stemma dei Visconti. D’Aragona, in pietra bianca d’Angera.
L’antico maniero fu trasformato poi in una dimora di campagna, residenza dei Visconti d’Aragona e d’Ornavasso, i cui discendenti vi soggiornano tuttora.

Inoltre la rocca, con la sua presenza austera e il fascino della sua storia fu motivo d’ispirazione per il romanzo Marco Visconti di Tommaso Grossi.

Un altro luogo di pregio a Castelletto è la cappella accanto alla chiesa di S. Maria d’Egro, costruita come ossario alla fine del XVII secolo per volere del Vescovo Visconti, qualche anno prima dell’attuale chiesa cimiteriale.

Nell’edificio si possono ammirare le finestre ottagonali adornate da artistiche inferiate a fiorami e parte degli affreschi originali, tra cui un giudizio divino sul soffitto a volta.

 

Per informazioni https://www.comune.castellettosopraticino.no.it/