Mentre il cinema cerca di tornare a vivere dopo l’emergenza sanitaria, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si farà, dal 2 al 12 settembre, dove la Biennale ospiterà il primo Festival del cinema internazionale dopo il lockdown.

Se Thierry Frémaux, direttore artistico del Festival di Cannes, alla fine ha ceduto con il rimando del festival francese al 2021, Alberto Barbera, direttore artistico della Biennale Cinema di Venezia, ha tenuto duro, aiutato da una finestra temporale più favorevole, per raggiungere l’obiettivo di tornare a realizzare un evento in presenza.

Mentre il festival di Cannes ha potuto solo presentare una lista di titoli che non hanno realmente potuto competere in un vero concorso e che restano ancora ignoti al grande pubblico, ora la Mostra del Cinema di Venezia è riuscita a giungere, passo dopo passo, alla sua realizzazione.

Alla vigilia della sua apertura per Venezia 77 i limiti sono imposti sia dai possibili rischi di diffusione del contagio che dai blocchi istituiti dai vari paesi che impediscono l’affluenza dall’estero, principalmente dall’obbligo di gestire un evento di portata internazionale con misure di sicurezza straordinarie che stravolgeranno il consueto andamento del Festival.

Tra la novità ci sono la riduzione dei film, un aumento delle repliche e delle sale con l’aggiunta di due arene all’aperto a Venezia, il distanziamento sociale in tutte le sale, l’obbligo di indossare la mascherina anche in sala, la vendita dei biglietti solo online, il controllo della temperatura a ogni accesso nell’area del Lido, il tracciamento degli accessi e la sanificazione degli ambienti.

La decisione di realizzare un festival in presenza tuttavia non ha del tutto eliminato le difficoltà da parte delle grandi produzioni cinematografiche a partecipare a questa edizione della Mostra, per la riluttanza delle star di calibro internazionale a viaggiare.

Il risultato che ne è conseguito sarà un Festival molto italiano, ma non mancherà una vena di originalità che lascia sperare che non tutti i mali vengano per nuocere, con sedici titoli italiani selezionati nelle principali sezioni del Festival, quattro in Concorso a Venezia 77, nove Fuori Concorso, tre in concorso a Orizzonti.

Nonostante le difficoltà, alla Mostra del Cinema di Venezia non mancheranno alcuni grandi nomi di richiamo internazionale, come Cate Blanchett e Matt Dillon, membri della Giuria internazionale di Venezia 77, di cui l’attrice australiana è presidente, mentre la regista e sceneggiatrice francese Claire Denis è presidente della Giuria internazionale della sezione Orizzonti.

Al regista cinese Ann Hui e all’attrice britannica Tilda Swinton saranno conferiti i Leoni d’oro alla carriera Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, mentre il regista italoamericano Abel Ferrara riceverà il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker.