L’arte di Beppe Viola era quella di raccontare il calcio con una fortissima ironia, il marchio della sua lunga carriera…

Giuseppe Viola, detto Beppe, nacque a Milano il 26 ottobre 1939, da una famiglia di origine siciliana e fin da piccolo fu un carissimo amico di Enzo Jannacci.

Cominciò a scrivere di sport a metà degli anni Cinquanta, collaborando all’agenzia Sportinformazione, passando poi in Rai nel 1961, lavorando come redattore, inviato speciale, radiocronista e telecronista sportivo di calcio, pugilato, ippica e motori.

Per la Rai creò un documentario sulla Mille Miglia e prese parte, come uno dei conduttori, a varie edizioni de La Domenica Sportiva e La Domenica Sportiva Estate.

Viola tenne per anni su Linus la rubrica Vite Vere e scrisse molte canzoni in coppia con Enzo Jannacci, tra le quali Tira a campà e Rido.

Nel mondo del cinema, affiancato da Jannacci, lavorò come sceneggiatore e dialoghista, in Romanzo popolare, di Mario Monicelli, con Ugo Tognazzi, Ornella Muti e Michele Placido, e in Cattivi pensieri, di Ugo Tognazzi, con lo stesso Tognazzi ed Edwige Fenech, mentre per il cabaret contribuì alla creazione dei testi del gruppo dei comici che facevano riferimento al Derby Club di Milano, con Massimo Boldi, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro, Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Gianni Magni, Paolo Villaggio e Lino Toffolo.

La sera di domenica 17 ottobre 1982 Viola fu colpito da un malore nell’ufficio del collega Carlo Sassi, nella sede Rai di Milano, mentre stava montando, per l’imminente puntata de La Domenica Sportiva, un servizio sulla partita Inter-Napoli del campionato di Serie A.

Ricoverato in gravi condizioni per un’emorragia cerebrale all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, Beppe Viola morì la mattina del 18 ottobre a soli quarantadue anni.

Oggi la sua tomba si trova nel Cimitero di Lambrate, nel cuore della sua Milano.

Enzo Jannacci gli dedicò la canzone L’amico, inserita come seconda traccia nell’album Discogreve. Nel 1983 alla memoria di Beppe Viola, è stato intitolato un premio giornalistico annuale, inizialmente assegnato con la collaborazione e il patrocinio dell’AVIS e dell’AIDO, la cui cerimonia di premiazione si teneva a Coccaglio in provincia di Brescia, poi l’organizzazione è stata trasferita ad Arco, in provincia di Trento.

Nell’albo d’oro del Premio Beppe Viola compaiono giornalisti sportivi come Sandro Ciotti, Gianni Mura, Paolo Valenti, Tito Stagno, Bruno Pizzul, Mario Sconcerti, Gianni Minà, Fabrizio Maffei, Antonella Clerici, Stefano Bizzotto, Paola Ferrari, Ivan Zazzaroni, Giorgio Terruzzi, Simona Ercolani, Claudio Icardi, Maurizio Crosetti, Massimo Caputi, Ilaria D’Amico, Marco Mazzocchi, Emanuele Dotto e Pierluigi Pardo, ma anche non sportivi che si erano distinti per la pubblicazione di servizi in favore delle donazioni del sangue e degli organi. Attualmente la cerimonia di premiazione giornalistica si tiene di consuetudine al termine di un’altra iniziativa di rilievo internazionale, intitolata a lui dopo la sua morte: il Torneo Città di Arco – Beppe Viola, per la categoria giovanile Allievi.

Nel 2013 la primogenita Marina ha pubblicato per Feltrinelli un libro, Mio padre è stato anche Beppe Viola, sulla vita di un uomo che rideva di tutto, anche della morte.