Il Carnevale di Santhià non solo è uno dei più importanti del Piemonte, ma è anche il più antico, i primi documenti che lo menzionano risalgono infatti alla prima metà del XIV secolo.
Questa manifestazione ha la sua origine dalla rivincita del popolo delle campagne nei confronti delle più o meno opprimenti autorità cittadine e dalla sconfitta della fame che ha caratterizzato per secoli il mondo rurale, con la tradizionale Fagiolata, che è una grande distribuzione gratuita di cibo per tutti.
A questi si è aggiunto, nel corso degli anni, un desiderio di trasgressione nei confronti del potere e delle consuetudini vigenti.
Il momento più tradizionale e atteso dalla popolazione del paese è la Colossale Fagiuolata del Lunedì grasso, ritenuta la più grande d’Italia, insieme alle spettacolari sfilate di gala con carri allegorici, gruppi mascherati e bande, con due diurne, domenica e martedì grasso il pomeriggio, e una notturna, il lunedì sera.
Si tratta di un grande pranzo a base di fagioli e salame, offerto ogni anno all’intera popolazione dalla Società Fagiuolesca, un’antica compagnia cui è affidata da secoli l’organizzazione della festa.
Il sabato precedente, gli organizzatori provvedono alla preparazione dei 150 paioli di rame nei quali saranno cotti i fagioli.
La domenica, le grandi pentole sono riempite di acqua per l’ammollo dei legumi e, finalmente, alle cinque del mattino del lunedì, una rappresentanza del Corpo dei Pifferi e Tamburi dà la sveglia alla popolazione e ai quaranta cuochi che dovranno controllare la cottura dei fagioli.
A mezzogiorno inizia la distribuzione gratuita delle 20.000 porzioni a residenti e ospiti e un esercito di trecento camerieri cerca di accontentare tutti, distribuendo 2 q di pane, 10 q di salame e 20 q di fagioli, che vengono serviti in meno di venti minuti.
La distribuzione è allietata da musiche e danze e sacralizzata dalla benedizione impartita dal Parroco.
Tra i pranzi rituali offerti alla popolazione nel periodo di Carnevale, quello di Santhià è considerato uno dei più grandiosi e spettacolari e la fagiolata santhiatese viene considerata la più grande d’Italia.