Cannes 2022

Ritornato nel grande calendario del cinema mondiale, il Festival di Cannes dal 17 maggio proporrà la sua settantacinquesima edizione, un anniversario importante che gli organizzatori vogliono celebrare con nomi di primo piano in ognuna delle varie sezioni che compongono l’offerta ufficiale.

In Concorso ci sarà Mario Martone con Nostalgia, adattamento del romanzo di  Ermanno Rea con protagonista Pierfrancesco Favino, incentrato come sempre su Napoli e sul senso di un ritorno, e  Valeria Bruni Tedeschi, che in Les amandiers guarda alla sua esperienza personale con un film su una scuola di teatro.

E’ lunghissima la lista dei grandi maestri internazionali che si contenderanno la Palma d’oro:da Claire Denis, che pochi mesi dopo il premio a Berlino per Avec amour et acharnement torna finalmente a Cannes a 34 anni da Chocolat con Stars at noon,  David Cronenberg con l’horror Crimes of the Future, James Gray con Armageddon time, i pluri-premiati fratelli Dardenne con Tori e Lokita, Kore-eda, di ritorno con Broker, stavolta girato in Corea, dopo aver trionfato con Un affare di famiglia nel 2018,  e Ruben Östlund, vincitore l’anno prima con The Square e ora con la commedia politico-economica Triangle of sadness.

Un decennio prima aveva vinto uno dei più importanti registi rumeni, Cristian Mungiu, che oggi presenta RMN e dovrà vedersela con Kelly Reichardt e Showing up, Desplechin  e Frère et soeur con Marion Cotillard, Park Chan-wook e Decision to leave, il ritorno del geniale Jerzy Skolimowski con Eo,  e quello atteso del russo Kirill Serebrennikov con Tchaikovsky’s Wife.

Tra i nomi nuovi c’è il giovane belga Lukas Dhont di Close)che aveva impressionato con Girl nel 2018, e l’iraniano Saeed Roustayi di Leila’s brothers, che era stato una rivelazione a Venezia .

Ad aprire il festival sarà la commedia di Hazanavicius Z comme Z, mentre fuori concorso ci sono Tom Cruise con Top Gun: Maverick, Baz Luhrmann con Elvis, e George Miller e Three thousand years of login, i francesi Nicolas Bedos, l’ormai immancabilei Quentin Dupieux e il re del cinema di genere Cédric Jimenez con Novembre, film sulla caccia agli attentatori di Parigi del 2015.

Nella sezione Cannes Premieres c’è spazio per Marco Bellocchio con la serie Esterno notte e per Olivier Assayas, intento a rivisitare la sua filmografia in formato seriale con Irma Vep. Proiezioni speciali sono prevista per Ethan Coen con il documentario Jerry Lee Lewis: trouble in mind, e per il rappresentante più celebre del cinema ucraino contemporaneo, Sergei Loznitsa, con The natural history of destruction.

Per il cinema ucraino in Un Certain Regard c’è  con il promettente esordio Butterfly vision di Maksym Nakonechnyi, oltre ai nuovi film dell’islandese Hlynur Pálmason, del turco Emin Alper, oltre al ritorno della polacca Agnieszka Smoczyiska, autrice dell’accoppiata The fugue / The lure tra il 2015 e il 2018.