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L’associazione culturale Ciserano Decanta  ha ideato, in collaborazione con il Comune Di Ciserano, in provincia di Bergamo, la prima  edizione di  Ciserano Decanta – Festival del Vino, che si svolgerà nella giornata di sabato 28 maggio nel centro di Ciserano, dal primo pomeriggio fino a sera.

Ci saranno più di venti cantine di diverse e rinomate aree vinicole italiane per una giornata all’insegna del vino di alta qualità.

I visitatori, recandosi alla cassa in piazza, potranno acquistare a 15 euro un kit comprensivo di tracolla, calice e ticket valido per 20 assaggi da effettuare a propria scelta presso i diversi stand che saranno dislocati nelle vie del centro, inoltre sarà possibile l’acquisto di bottiglie presso gli stand. Nel kit è compreso un buono da 3 euro spendibile per l’acquisto di una bottiglia.

La manifestazione sarà arricchita con una serie di eventi tra cibo musica  ed arte.

Interessante e decisamente particolare la storia di Ciresano.

I primi insediamenti abitativi sul territorio comunale di Ciserano sono risalgono all’epoca romana, come si deduce da alcuni ritrovamenti archeologici consistenti in alcune tombe e un corredo funebre di età precristiana, , venuti alla luce nella frazione di Torchio, intorno al 1945.

Ciserano a quel tempo era attraversato da un’importante strada che, congiungendo Milano ad Aquileia, caratterizzò la vita commerciale dell’intera zona .

Qualche secolo più tardi quella strada divenne il percorso delle orde barbariche provenienti dal nord-est dell’Europa, e venne poi rifatta dai Franchi, che la utilizzarono per il trasporto della salma dell’imperatore Ludovico II, figlio di Lotario, da Brescia al capoluogo lombardo.

Con l’avvento dei Franchi, che istituirono il Sacro Romano Impero, si verificò la nascita del feudalesimo che ebbe un grande sviluppo nella bergamasca, anche se fu caratterizzato da una profonda instabilità politica e sociale, dovuta ai numerosi scontri tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini.

Anche Ciserano visse questa difficile situazione, tanto da doversi dotare di una cinta muraria che proteggeva il borgo, oltre che di un castello.

Con l’arrivo della Repubblica di Venezia , a partire dall’inizio del XV secolo, la popolazione visse un’esistenza più tranquilla grazie ad una buona politica in ambito sociale ed economico e il castello medievale venne inglobato parzialmente nella chiesa parrocchiale, edificata nel XVI secolo.

I veneti inoltre posero una dogana ai margini del paese, sul confine con Boltiere con una guarnigione, dato che il confine con il Ducato di Milano era distante pochi chilometri, delimitato dal confine bergamasco, oltre che da alcuni accampamenti, come si nota nel cortile oggi denominato Stal del Capitane, cioè Cortile del capitano,  che indicava insediamenti militari a controllo del confine tra i due ducati.

La dominazione veneta finì  nel 1797 con l’avvento della Repubblica Cisalpina, alla quale subentrarono, nel 1815, gli austriaci che instaurarono il Regno Lombardo-Veneto.

Un ultimo cambiamento si verificò nel 1859 quando Ciserano, con la provincia bergamasca, entrò a fare parte del Regno d’Italia.