peru la nazionale di calcio

Una piccola nazione, che si fece valere più volte ai Mondiali…

In Perù all’inizio del XX secolo, il calcio era diffuso nella comunità britannica  locale e per questo si formò la prima lega sportiva locale, ma la Federación Peruana de Fútbol nacque solo nel 1922 mentre quattro anni più tardi fece il suo debutto la Liga Nacional de Football.

La Liga non era però un campionato nazionale, infatti vi vennero invitati a parteciparvi solo i club con sede a Lima, ma era il torneo più competitivo del paese e alla squadra vincitrice fu  assegnato il titolo di campione del Perù.

Un primo allargamento del club avviene nel 1966 ma la grande riforma dei campionati fu nel 1972, con l’istituzione di una lega metropolitana e di una rete di leghe regionali.

Negli anni l’egemonia delle formazioni di Lima non si è mai interrotta, dall’Alianza, il club dei quartiere popolari, all’Universitario, simbolo dei ceti più ricchi, fino allo Sporting Cristal al Callao.

A livello internazionale il calcio peruviano è noto solo grazie alla nazionale, che debuttò nella Coppa America del 1927 come paese ospitante e la vinse nel 1939, con il più grande giocatore di quegli anni, Teodoro Lolo Fernandez.

Sempre con Fernandez, tre anni prima, il Perù era ai Giochi Olimpici di Berlino, salvo abbandonare la competizione per protesta a causa di un errore regolamentare dato che, quando il Perù fu in vantaggio 4-2 sull’Austria, la partita venne interrotta e rinviata.

Alla fine degli anni Cinquanta ci furono campioni del calibro di Gomez Sanchez, Mosquera, Loyaza, Seminario e Joya, poi andati in Spagna, in Portogallo o in Argentina; e una clamorosa vittoria sull’Inghilterra velocizzo la fuga di talenti.

Il calcio peruviano visse  una nuova  stagione felice negli anni Settanta e non solo per il secondo trionfo nella Coppa America ai danni della Colombia nel 1975 dato che, nella fase finale dei Mondiali del 1970,  il Perù, guidato da Teofilo Cubillas, fu  fermato nei quarti di finale solo dal Brasile.

Ma fu molto meno competitiva la formazione che si qualificò alle edizioni del 1978, che vide la sconfitta per 6-0 contro l’Argentina,  e del 1982, con l’eliminazione a opera di Italia e Polonia.

Dopo i Mondiali del 1982 la Blanquirroja scomparve lentamente dai vertici del calcio mondiale, ebbe un 3° posto in Coppa America nel 1983 e sfiorò la qualificazione ai Mondiali del 1986, ma il declino era ormai avviato.

Inoltre l’8 dicembre 1987 il volo con a bordo l’Alianza Lima, la squadra più rappresentativa del Paese i cui giocatori erano il cuore  della Nazionale, precipitò nell’Oceano Pacifico e li morirono tutti i passeggeri.

Fra questi c’erano il centrocampista José Casanova e gli attaccanti Alfredo Tomassini e Luis Escobar, pilastri della Blanquirroja, oltre al tecnico Marcos Calderò, Ct del Perù ai Mondiali del 1978.

Negli ultimi due decenni, i conflitti interni e la stagnazione economica del paese non hanno risparmiato il calcio del Perù, oggi in fondo alle classifiche di rendimento sudamericane.