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Una vita breve, ma luminosa come quella di una stella…

Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra, da Andrea, esponente dell’alta borghesia torinese, e Antonia Salzano.

Quando la famiglia si trasferì a Milano, Carlo si fece notare per la sue capacità di utilizzare computer e programmi informatici alle scuole elementari e medie presso le Suore Marcelline del capoluogo lombardo, poi passò al Liceo Classico Leone XIII retto dai Padri Gesuiti.

Era un ragazzo solare che amava il mare, i viaggi, le conversazioni, aperto a tutti e nessuno era escluso dalla sua generosità, al punto che decise liberamente di seguire Gesù con grande entusiasmo..

A 3 anni e mezzo, infatti, Carlo entrava nelle chiese per salutare Gesù, nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna, mentre si accostò all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10.

Col tempo prestò servizio come volontario alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave e portava cibo e  bevande calde ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali,  con i risparmi delle sue mance, comprava i sacchi a pelo.

Il giovane decise poi di usare il grande talento nell’informatica per divulgare la parola del Signore e per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web, oltre a una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dell’Istituto San Clemente I Papa e Martire.

Nel 2006 Carlo si ammalò improvvisamente di leucemia mieloide acuta M3 e fu ricoverato nella clinica De Marchi e in seguito all’ospedale San Gerardo di Monza, dove morì il 12 ottobre dello stesso anno, a soli 15 anni.

Fu sepolto, secondo il suo desiderio, nel cimitero di Assisi, dove la sua tomba è  rimasta fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione.

Nel settimo anniversario della sua morte in Brasile il 12 ottobre 2013, a Campo Grande, avvenne qualcosa di inspiegabile.

Il piccolo Matheus a 6 anni era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi e la sua famiglia, in cerca di un aiuto, pose sul petto del bambino un lembo di una maglia di Carlo Acutis.

L’indomani il bambino, cominciò a mangiare e i medici dimostrarono che il pancreas era diventato sano, senza nessun intervento chirurgico ed era una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Il 24 novembre 2016, con l’intervento del cardinale Angelo Scola, si chiuse a Milano la fase diocesana del processo di beatificazione del ragazzo, che il 5 luglio 2018 fu dichiarato venerabile da Papa Francesco.

Il 21 febbraio 2020, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui la guarigione in Brasile era ritenuta miracolosa e ottenuta per intercessione di Carlo Acutis.

La beatificazione del giovane si tenne il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, presieduta dal cardinal Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, come rappresentante del Papa.

La memoria liturgica del Beato Carlo Acutis cade il 12 ottobre, giorno della sua scomparsa.