LOCANDINA MOSTRA

Un centinaio di villaggi e località assistiti, decine di migliaia di bambini sostenuti grazie anche alle adozioni a distanza, tre centri di accoglienza per minori, 31 scuole e due ospedali, oltre a 17 pozzi realizzati sono i numeri del Centro Aiuti per l’Etiopia, fondato a Verbania nel 1983 dal mergozzese Roberto Rabattoni, attuale Presidente e legale rappresentante, che festeggia quest’anno i 40 anni di attività.

Una mostra a Verbania, all’interno di Villa Giulia e dall’8 al 25 aprile, con ingresso libero, condurranno i visitatori a conoscere la quotidianità etiope dove il Centro interagisce e si confronta tra progetti finalizzati allo sviluppo, istruzione e assistenza sanitaria della popolazione più povera.

Ethiopia è il nome della mostre realizzata con il sostegno del Comune di Verbania e di Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, con un viaggio lungo un itinerario ideale tra gli altopiani del Gurage, il territorio del Wollayta e le colline dell’Oromia.

In mostra ci sono una selezione di suggestivi ritratti e foto di paesaggi di Marco Albizzati in dialogo con le tele dell’artista La Shashe ispirate al tema della natura e con riferimenti alla cultura del suo Paese di origine.

A completare la sezione fotografica ci sono gli scatti di Federico Manoni e Flaviano Ambiel che vogliono rappresentare un invito per ragioanre sulle condizioni di un mondo lontano, diverso, poverissimo, ma ricco di umanità.

Inoltre tessuti e teli africani, oggetti di artigianato africano hanno uno  spazio nei saloni di Villa Giulia accanto a manufatti in legno realizzati dall’architetto e designer Riccardo Monte con tecniche di lavorazione che trovano ispirazione nell’arte etnica.

Completano la kermesse le opere dell’artista verbanese Alberto Poggia, laboratori per bambini, un bazar dedicato all’artigianato etiope e un’area informativa dove conoscere le iniziative del Centro Aiuti per l’Etiopia per le persone che vivono quotidianamente situazioni drammatiche come  fame e carestia  conflitti interni che amplificano l’emergenza umanitaria, povertà, inoltre Ethiopi  è aperta anche alle scolaresche per visite guidate, previo appuntamento.