altipiano lauco

Il weekend del 10 e 11 giugno in Friuli ci sarà il grande evento di Luci di Mezzomonte.  Percorso di design e produzione di sculture luminose, ideato da Vittorio Palumbo, artista e direttore creativo dell’eco-villaggio che accompagna il tour musicale di Elisa nelle principali città italiane, tra design, natura e illuminazione, nella sede di Terre d’incanti in Val di Lauco. 

Saranno due giorni per creare insieme, lavorare su idee e materiali e festeggiare con l’accensione notturna dell’installazione, tutto si ispira alle infinite contaminazioni creative e culturali del nostro tempo e racconta delle capacità diffusa di abitare poeticamente il mondo da parte delle tante comunità locali in giro per l’Italia che del mondo vogliono prendersi cura per tornare a costruire un futuro migliore, insieme, adesso.

Sabato 10 dalle 10 alle 18 sarà possibile partecipare alla costruzione dell’installazione, con lavorazioni del legno dei sistemi luminosi e al restauro di una giostra, mentre con Hervé Tullet si scoprirà il tema della serata tra  ombre, luci, riflessi.

Alle 20 in Val di Lauco ci sarà una cena e poi si dovrà  aspettare la notte per l’accensione dell’installazione luminosa, dove i bambini e le bambine sono invitati a partecipare e a indossare le ali luminose insieme a insegnanti e famiglie.

Domenica 11 ci sarà una passeggiata in Val di Lauco per scoprire le installazioni luminose e partecipare al laboratorio Boschi immaginari condotto dal Centro Zaffiria dalle 11 alle 12.30 e alle 14.30, presso la Latteria di Vinaio, l’apertura della Galleria con l’installazione Playground di carta.

I primi cenni storici su Lauco risalgono al 904 ma l’origine è certamente più antica, infatti furono scoperte alcune tombe preromane scavate nella roccia, a testimonianza della presenza dell’uomo sul territorio fin da tempi antichi.

Inoltre vennero rinvenute tracce ben conservate di una strada antichissima che conduceva sino ad una radura sul ciglione dell’altopiano, dove la tradizione vuole sorgesse un castello.

Possesso del Patriarcato di Aquileia, nel 1275 Lauco fu dato in feudo ai signori di Gemona seguendo poi le vicende della Carnia.

Cuore della zona è il Santuario della Madonna di Trava,   uno dei più piccoli e suggestivi santuari del Friuli, costruito alla metà del Seicento, e si credeva che l’immagine della Madonna custodita al suo interno avesse il potere di riportare in vita, per il breve tempo del battesimo, i bambini morti.

Degne di nota sono le tombe scavate nella roccia, testimonianza della millenaria storia degli insediamenti nella zona, probabilmente risalenti al VI – VII secolo  d.C.

Poco distante dal centro abitato è possibile ammirare la Forra del Vinadia, un canyon profondo circa 200 m formatosi dall’erosione millenaria delle acque del torrente Vinadia, che è  una meta ideale per escursionisti e rocciatori.

La Forra del Vinadia è il frutto di tre grandi baratri in cui scorrono il rio Chiantone, il rio Pichions e lo stesso rio Vinadia, dove si trova anche l’imponente zoccolo di una torre di pietra di notevoli dimensioni, formatasi naturalmente, e crollata in tempi recenti.

Il percorso, in parte attrezzato, è caratterizzato da cascate, laghetti e tratti fiancheggiati da pareti rocciose alte circa 200 m, habitat nel quale è possibile incontrare il merlo d’acqua.