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Dal 19 agosto all’11 settembre torna la 62° Mostra della Ceramica di Castellamonte, una manifestazione caratterizzata da varie esposizioni distribuite su tutto il territorio, dalle famose stufe in ceramica, passando dalla scultura e dal design fino all’artigianato tradizionale. 

Fra le molte iniziative c’è il progetto Ritorno alla rotonda Antonelliana che nelle passate edizioni ha riscosso un grandissimo successo durante tutto il periodo dell’esposizione ma oltre il termine della mostra, con l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte, Faenza, della Baia della Ceramica (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure), Lucca, Roma, Montelupo Fiorentino e dalla Francia.

Fra le arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le stufe di Castellamonte sia quelle della tradizione che quelle contemporanee, che si confermano uno dei simboli della Città.

Al piano terra di Palazzo Botton, recentemente restaurato, la mostra si apre con una particolare dedica a Castellamonte: terra, arte, vita, oltre alla mostra delle opere selezionate per il concorso internazionale Ceramics in love 2023, con 130 il numero delle opere provenienti dall’Italia e da ben 22 diverse nazioni del mondo. .

Al piano nobile del Palazzo Botton è allestita la mostra dell’artista faentino Mirco Denicolò con le sue particolarissime ceramiche frutto del suo soggiorno a Castellamonte, oltre alle opere degli studenti del Liceo Artistico Statale “Felice Faccio  realizzate durante uno stage condotto dallo stesso Mirco Denicolò insieme ai docenti della sezione design della ceramica nell’anno scolastico 2019/2020.

Sul stesso piano si torva la mostra omaggio al Marocco, alla sua splendida ceramica, con il patrocinio dell’Ambasciata del Marocco a Roma dal suo Ambasciatore S.E. Youssef Balla.

Nell’ambito della collaborazione nata fra le Tre terre Canavesane e la città di Matera c’è  l’installazione di Damiana Spoto e Raffaele Pentasuglia  Attraversamento meridiano, pensata per evocare il concetto di ponte e la scuola di Castellamonte dall’infanzia al liceo artistico sarà presente con i lavori in ceramica realizzati dai bambini e dagli studenti delle diverse classi con la terra rossa che identifica il territorio.

Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti sarà ospitata la Collezione permanente delle ceramiche sonore, ovvero i fischietti in terracotta provenienti da tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani e donati alla città.

Inoltre sono confermati i punti espositivi privati che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della mostra, ad esempio la storica Fornace Pagliero 1814 vede tra le sue mura la presenza della mostra Kéramos della Galleria Gulli di Savona, una personale dell’artista Nino Ventura e un’esposizione delle opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.

Saranno aperte e visitabili le aziende e le botteghe dei ceramisti castellamontesi, come la ditta La Castellamonte di Roberto Perino, le Ceramiche Castellamonte di Elisa Giampietro, le Ceramiche Camerlo, di Corrado Camerlo e le Ceramiche Grandinetti, di Maurizio Grandinetti, dove si potranno approfondire le tecniche di realizzazione dei manufatti in ceramica e acquistare oggetti e opere dalle più svariate fattezze.