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Ogni anno, nella mezzanotte tra il 24 e il dicembre, è il momento della messa che ricorda la nascita di Gesù, dalla storia molto antica…

Infatti la tradizione della messa di mezzanotte dura da 1500 anni, dove le tre Messe del giorno di Natale corrispondono alla triplice nascita di Cristo, come disse San Tommaso D’Aquino nella Summa Teologica con la nascita divina illustrata dalla Messa di Mezzanotte, e quella spirituale e corporale celebrata dalle due altre messe.

A partire dall’Alto Medioevo, senza conoscerne l’origine, apparve una celebrazione notturna nella notte tra il 24 e 25 dicembre tenuta dal Papa e dal popolo romano con il nome di Messa di Mezzanotte, simbolo della vittoria del giorno sulla notte, della vita sulla morte.

Alla fine del millennio, questa prima messa notturna fu accoppiata da altre due celebrazioni, l’una il mattino molto presto, detta Messa dell’Aurora, l’altra, più tardi detta Messa del Giorno.

Nei primi due secoli la data di questa messa non era ancora la stessa per tutti i luoghi, infatti in Oriente alcuni celebravano il Natale il 20 maggio, altri il 20 aprile o il 17 novembre, in Occidente in alcune zone si celebrava il 28 marzo e in altre regioni già si era scelto il giorno del 25 dicembre.

Nel IV secolo in Occidente si pervenne ad una concordanza sul 25 dicembre, fissando in tal modo l’attenzione sulla realtà di Cristo che oltre ad essere vero Dio è anche vero uomo e dunque celebra il giorno del suo compleanno.

Nel 336 d.C. la Depositio Martyrum, un primo tentativo di calendario liturgico, diceva espressamente che a Roma la festa del Natale veniva celebrata il 25 dicembre, che si riscontra nel Cronografo dell’anno 354d.C. con la frase “Die Octavo ante Kalendas Ianuarias natus Christus in Betleem Iudeae”, cioè il 25 dicembre.

Ma perché proprio il 25 dicembre è il giorno della nascita di Gesù? Una prima ipotesi lo fa risalire all’uso di rendere cristiana la festa pagana del Sol Invictus,  che l’Impero romano festeggiava nel giorno dedicato al solstizio d’inverno, in cui la divinità Mitra era celebrata nel suo grandioso tempio che l’imperatore Aureliano nel 274 a.C. aveva fatto edificare e la cui inaugurazione avvenne il 25 dicembre.

Il solstizio d’inverno pone fine al giorno più corto ed indica l’inizio del periodo di maggior luminosità con l’allungarsi delle giornate, e Cristo, come nuova luce, apre la strada alla vita.

Una seconda ipotesi è legata ai calendari della comunità essena di Qumrân partendo dal servizio al tempio del sacerdote Zaccaria, padre di Giovanni il Battista.

L’evangelista Luca infatti racconta che Zaccaria era sacerdote della classe di Abijah e che esercitava le sue funzioni nel tempio quando l’angelo Gabriele gli annunciò la nascita, sebbene in tarda età, del figlio.

Secondo il calendario uranico solare, i turni per il servizio nel tempio della famiglia di Abijah capitavano due volte all’anno, dall’ 8 al 14 del 3° mese e dal 24 al 30 dell’8° mese.

Poi Luca colloca l’annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria nel sesto mese successivo al concepimento di Giovanni la cui nascita, secondo la tradizione orientale, avvenne il 24 giugno, che concorda con la data del servizio di Zaccaria al tempio nel secondo turno citato.

Le liturgie orientali e occidentali concordano così nel determinare la data dell’annuncio a Maria da parte dell’angelo Gabriele con il 31 del mese di Adar, corrispondente al 25 marzo e la data della nascita è posta 9 mesi dopo, appunto il 25 dicembre.