Alla fine del 1976 la Rai, per il periodo del Natale, trasmise lo sceneggiato in quattro puntate, diretto da Gianni Amico, che ne fu anche lo sceneggiatore con Enzo Ungari e Arnaldo Bagnasco, Le cinque stagioni.
Nella storia, ambientata in un ospizio, sono cinque sono le stagioni meteorologiche narrate, inverno, con una lunga descrizione delle giornate che gli anziani ospiti trascorrono nell’ospizio, c’è poi la primavera che racconta la gioia, l’energia, la vitalità ritrovate nel momento stesso in cui uno di loro ha l’idea di partecipare a un concorso per il più bel presepe, l’estate è invece la fatica che costa la costruzione del presepe, con debolezze e scoramenti da parte degli anziani, poi l’autunno e ancora l’inverno con il gran finale della notte di Natale e la conclusione delle storie private che si sono sviluppate parallelamente alla costruzione del presepe, con attori come Tino Carraro, Gianni Santuccio, Tino Scotti, Elsa Merlini, Carlo Romano e Tiberio Murgia.
Gianni Amico, nato a Loano il 27 dicembre 1933, nel 1960 ideò con il padre gesuita Angelo Arpa la Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano di Santa Margherita Ligure, che ospitò i maggiori esponenti del cinema sudamericano, come Glauber Rocha, Fernando Birri, Nelson Pereira dos Santos, Tomás Gutiérrez Alea, oltre a segnare la fine dell’isolamento diplomatico di Cuba ospitandone le autorità.
In seguito Amico si trasferì a Roma, dove continuò a lavorare come organizzatore culturale per la Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme, ideando nel 1964 una sezione dedicata alla Nouvelle vague, e con la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, di cui fu membro della commissione di selezione nel 1966 e nel 1967.
Partecipò alla produzione di Era notte a Roma di Roberto Rossellini e nel 1964 scrisse, assieme a Bernardo Bertolucci, la sceneggiatura di Prima della rivoluzione.
Alla fine degli anni Sessanta Amico fece una serie di viaggi in Brasile, dove girò per la Rai i documentari Giovani brasiliani e Ah! Vem o samba, collaborò alla sceneggiatura di Partner per Bertolucci e di Il leone a sette teste per Glauber Rocha, oltre ad essere l’aiutoregista di Jean-Luc Godard in Vento dell’est.
Negli anni Settanta lavorò a fiction e sceneggiati per la Rai, come Lo specchio rovesciato. Un’esperienza di autogestione operaia, Your Love is like the Sea, L’inchiesta, Ritorno , Le affinità elettive e Giovani, donne, fabbrica.
Il regista organizzò nel 1983 a Roma l’evento musicale Bahia de todos os sambas, allestito al Circo Massimo nell’ambito delle iniziative dell’Estate romana, con grandi nomi della musica brasiliana come Gilberto Gil, Caetano Veloso, Gal Costa, Naná Vasconcelos e João Gilberto .
Gianni Amico morì a Roma il 2 novembre 1990 e nel 1995 Godard gli dedicò il capitolo sul cinema italiano delle sue Histoire(s) du cinéma.