Per il periodo più colorato dell’anno in Liguria torna la Veleggiata di Carnevale 2024, prevista per domenica 18 febbraio, che sarà visibile su tutto il litorale tra Savona e Albisola.
La partenza si terrà alle 10.30 nei pressi del torrente Sansobbia, a cura dell’ASD Savona Yacht Club.
Le origini di Albisola, uno dei più bei borghi della Riviera Ligure, risalgono alla fine della preistoria, quando un piccolo gruppo di Liguri Docilli, provenienti da Golasecca, decise di trasferirsi sulla costa per gestire i primi scambi commerciali con i Galli e gli Etruschi.
Quando i Romani arrivarono nel I secolo a. C, l’abitato si era già esteso in direzione del fiume Sansobbia, come hanno dimostrato i recenti ritrovamenti archeologici.
Fino alla caduta dell’Impero Romano Albisola fu una tappa importante per i viaggiatori che da Vado Ligure si recavano a Genova per andare verso le colonie orientali.
Per tutto l’alto Medioevo il piccolo paese fu soggetto agli attacchi dei barbari, da cui si difesero con l’edificazione di una fortezza sulla collina del Castellaro.
Sotto i Franchi, prima Albisola divenne parte del Marchesato di Savona, poi fu uno dei feudi che facevano capo ai marchesi Aleramici, alleati della repubblica di Genova contri i pirati saraceni.
Agli inizi del Duecento il piccolo paese fu annesso alla Repubblica di Genova, che per tre secoli ne rafforzò i confini con una nuova fortezza e un baluardo nei pressi di Capo Torre.
Contemporaneamente iniziò una fiorente produzione di ceramiche, che nel giro di pochissimi anni rese Albisola una delle città più ricche della Riviera Ligure.
Nel Settecento molte famiglie genovesi, tra cui i Della Rovere e i Brignole, fecero costruire alcune sontuose ville per le loro vacanze estive, mentre la città venne divisa in due comuni distinti, Marina e Superiore, una divisione che dura ancora oggi.
Sotto Napoleone Albisola fece parte della Repubblica Ligure, mentre con la Restaurazione fu annessa al Regno di Sardegna.
Con la creazione del Regno d’Italia nel 1861 e la nascita della provincia di Savona nel 1927, la sua storia divenne parte di quella dell’Italia di oggi.
Arrivando ad Albisola ci si trova davanti una città davvero affascinante, dove prima i Liguri e poi i Francesi, hanno innalzato monumenti che hanno lasciato un segno nella memoria.
Molte e notevoli sono le chiese locali, tra cui ricordiamo San Niccolò, del Settecento, con un bel pulpito in stile barocco, la romantica chiesa di San Pietro, che faceva parte del complesso fortificato nel Medioevo, l’oratorio rinascimentale di Santa Maria Maggiore, vicino a San Niccolò, la piccola cappella consacrata a San Sebastiano e il Santuario della Madonna della Pace, eretto verso la fine del Cinquecento.
Altri monumenti degni di nota sono il Castellaro, che si trova ad Albisola Superiore, di cui rimangono pochi ruderi, la barocca Villa Gavotti, della famiglia Della Rovere e la villa Balbi, appartenuta al doge di Genova Francesco Maria Balbi.
Chi ama l’arte non può mancare di fare una visita al Museo della Ceramica Manlio Trucco, che si trova nella casa laboratorio dell’artista ligure, dove è possibile ammirare una retrospettiva sulla storia della ceramica di Albisola dal Quattrocento fino agli inizi del Novecento.