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Lunedì 18 aprile tornerà la tradizionale sagra di Pasquetta che da sempre vede protagonista la frazione Bozzola di Garlasco e il suo Santuario, dopo due anni di blocco forzato a causa dell’emergenza pandemica.

All’evento sono previsti tra i 10 e 15mila i fedeli e visitatori, solo nella domenica di Pasqua, che arriveranno da tutta la Lomellina, per un mondo tra la parte sacra ed il folclore, dove le bancarelle degli espositori e il luna park alla periferia della frazione si uniscono agli appuntamenti religiosi del Santuario della Madonna protettrice della Lomellina.

Naturalmente il momento predominante per i frequentatori del santuario sarà caratterizzato dalla preghiera e dal raccoglimento in Santuario.

Le cerimonie religiose del triduo pasquale potranno essere partecipate, stando alle nuove regole, con il massimo della capienza anche all’interno della chiesa, rimane però l’obbligo dell’uso delle mascherina e dell’igienizzazione delle mani all’ingresso.

Tutte le celebrazioni saranno accompagnate del  prestigioso organo Mascioni suonato da Emanuele Colosetti.

Venerdì 15 aprile la celebrazione del venerdì santo sarà alle 21, il 16 aprile la messa del sabato santo si terrà alle 21,30 e la domenica di Pasqua alle 8,30 – 10,30 – 16- 18,30 sono previste le messe per rendere grazie della Resurrezione di Gesù.

Il 18 aprile, con la tradizionale sagra della Bozzola. alle 16  si terrà il pontificale solenne tenuto da padre Gianmarco Paris superiore della Congregazione della sacra Famiglia di Martinengo (Bergamo) di cui fa parte anche il rettore del santuario padre Gabriele Rossi.

Accanto alle cerimonie religiose ci sarà anche una servizio bar, un pratico gazebo per ripararsi dalla calura o dalle intemperie.

Nelle giornate di Pasqua e lunedì dell’Angelo, nei campi messi a disposizione nei dintorni della Bozzola saranno ospitate e custodite le autovetture di pellegrini e visitatori che si recheranno in Santuario per la sagra e sarà attivo anche il banco di beneficenza, aperto dalle 9 alle 19 il cui ricavato servirà in parte per il Santuario ed in parte per le richieste di aiuto dei bisognosi.

La protagonista del fatto miracoloso che portò alla costruzione del Santuario fu Maria, una ragazza tredicenne di Garlasco, che aveva perso l’uso della parola durante il massacro di tutta la sua famiglia ad opera di bande di soldati che all’epoca si fronteggiavano sul territorio alla fine del Quattrocento. Un giorno Maria aveva portato gli animali al pascolo tra le querce ed i cespugli di biancospino della Busslà e verso mezzogiorno,  vedendo il cielo rabbuiarsi, si rannicchiò sotto l’edicola con l’immagine della Vergine.

All’improvviso, un globo di luce andò a posarsi sopra un cespuglio di busslà e apparve la Madonna che disse alla ragazza: “Maria Benedetta, vai a dire alla gente di Garlasco, che voglio qui un Santuario a protezione di tutta la Lomellina. Saranno tante le grazie che io farò in questo luogo, che i miei figli esperimenteranno i tesori delle mie misericordie. Come segno che ti sono apparsa tu hai già udito il mio messaggio, ora lo porterai alla gente di Garlasco”.

Maria, ancora scossa, tornò in paese, dove grande fu la sorpresa dei compaesani nell’udire la ragazza ripetere, con la sua voce, le parole udite alla Busslà.

La comunità di Garlasco, attorno all’immagine di Maria Vergine, cominciò a costruire una cappella, oggi diventata il Santuario che si impone nella piana della Lomellina.

Il dipinto vede la Vergine assisa in cattedra, rivestita di un ampio manto rosso scuro, dal risvolto color verde, il copricapo è del medesimo tessuto, allacciato al collo e fermato dall’indice della mano destra del Bambino Gesù, che la Vergine porta in piedi sulle ginocchia.

La mano destra della Madonna impugna un libro appoggiato sulle ginocchia, la sinistra sorregge il Bambino, dagli occhi dolcissimi e vestito di una corta tunica bianca fasciata in vita.

Nel 1983, la Sovrintendenza per i Beni artistici e storici della Regione Lombardia autorizzò un restauro, affidato ad Andrea Mandelli di Bergamo, che portò all’antico splendore l’immagine originale.