Calendario Mondiali

Il 2 dicembre 2010, nella sede della Fifa a Zurigo, venne deciso che l’edizione del 2018 della Coppa del mondo si sarebbe giocata in Russia.

Il torneo mise a disposizione 32 posti per altrettante squadre nazionali, compresa quella del Paese organizzatore, qualificato di diritto e le altre 31 squadre che avrebbero avuto accesso alla fase finale del torneo vennero selezionate tramite eliminatorie su base confederale e con due spareggi intercontinentali.

Degne di nota furono le esordienti della competizione, Islanda e Panama, e i ritorni di Senegal, Marocco, Egitto, e Perù.

Vi furono anche alcune grandi nazionali escluse, come Italia, Paesi Bassi, Cile, Camerun, Stati Uniti e Nuova Zelanda.

La Russia debuttò al Mondiale di casa vincendo con grande margine sull’Arabia Saudita per 5-0,  superò nettamente l’ Egitto con 3-1 e cedette con un secco 3-0 all’Uruguay, vincitore di tutte le partite del girone A.

L’Arabia Saudita uscì poi dalla manifestazione, pur avendo superato in rimonta l’Egitto di Salah con un bel  2-1.

Nella partita inaugurale del Gruppo B, l’Iran sconfisse  il Marocco al 95′ grazie a un’autorete di testa del centravanti Aziz Bouhaddouz, mentre l’incontro fra la Spagna e il Portogallo campione d’Europa in carica terminò con 3-3.

Poi Portogallo e Spagna vinsero rispettivamente contro Marocco e Iran e, all’ultima giornata, tre nazionali si contendevano i due posti per il passaggio alla fase successiva.

Da una parte, l’Iran vinse con 1-1 contro il Portogallo e la Spagna andò  sorprendentemente in svantaggio, per due volte, contro il Marocco, e ottenne il primo posto nel girone solo grazie a un gol di tacco di Iago Aspas.

Nel terzo gruppo la Francia, reduce dalla finale al campionato d’Europa 2016,  vinse  contro l’Australia per 2-1 e il Perù con 1-0,  e pareggiando a reti bianche con la Danimarca, che aveva superato di misura il Perù e si fermarono sul pari con l’Australia, grazie alle reti di Mile Jedinak.

L’Argentina, finalista uscente, partì da favorita in un girone comprendente Croazia, Nigeria e Islanda ma, nella partita inaugurale con la nazionale scandinava,  portò a casa un misero 1-1 e la Croazia vinse 2-0 contro la Nigeria.

Poi l’Argentina affrontò la Croazia, che si impose per 3-0 sugli avversari, e a Volgograd una doppietta di Musa consentì alla Nigeria di battere l’Islanda con 2-0.

Contro l’Islanda, la Croazia vinse per 2-1 grazie a un gol siglato negli ultimi minuti di gioco.

L’Argentina faticò più del dovuto anche con la Nigeria, per poi superare il turno con 4 punti.

Nel quinto raggruppamento, la Serbia vinse di misura contro la Costa Rica con 1-0 grazie a una rete del difensore Kolarov su calcio di punizione e la Svizzera ottenne un pareggio contro il Brasile di Neymar.

Nella seconda sfida dei verdeoro, la Costa Rica resistette per novanta minuti, poi cadde sotto i colpi di Coutinho e di Neymar, che la eliminarono dalla competizione.

A Kaliningrad ci fu una partita molto sentita tra la Serbia e la Svizzera, composta anche da giocatori di origine kosovara, nei primi minuti, la Serbia fu in vantaggio con un colpo di testa messo a segno da Mitrović, ma gli svizzeri ribaltarono il punteggio con il gol di Xhaka da fuori area e il contropiede di Shaqiri al 90′.

Nel terzo e ultimo turno del gruppo, la Svizzera approfittò del successo brasiliano sulla Serbia per 0-2 e arrivò al turno successivo per un 2-2 con la Costa Rica.

Intanto il Messico batté a sorpresa per  1-0 la Germania campione del mondo in carica, la Svezia sconfisse  la Corea del Sud con lo stesso risultato, poi il Messico batté anche la Corea del Sud con 2-1 e la Svezia cedette per 2-1 contro i tedeschi.

A Kazan la Corea del Sud sconfisse i tedeschi  nei minuti di recupero e  l’incontro tra la Svezia e il Messico, entrambe già qualificate, finì per 3-0 a favore dei primi.

Belgio e Inghilterra erano le favorite nel girone G, comprendente anche Tunisia e Panama, altra esordiente a un Mondiale, e tutte si fecero notare per gli attaccanti delle rispettive formazioni, da una parte Lukaku, dall’altra Kane.

Con due successi a testa, Inghilterra e Belgio ebbero l’accesso agli ottavi di finale e, nell’ultimo turno, la Tunisia superò in rimonta Panama per 2-1.

L’ultimo raggruppamento della fase a gironi fu uno dei più equilibrati, con Colombia, Polonia, Giappone e Senegal.

Dopo aver perso il primo match con il Giappone per 1-2, la Colombia sconfisse la Polonia con 0-3 poi il Senegal per 0-1.

Il Senegal sconfisse per  2-1 la Polonia e pareggiò col Giappone, dopo esser passato in vantaggio due volte, uscendo dal torneo con la Polonia che vinse solo al terzo tentativo, nella sfida col Giappone.

Alla fine passarono alla fase a eliminazione diretta anche la Colombia e il Giappone.

Gli ottavi videro Uruguay-Portogallo, Francia-Argentina, Brasile-Messico, Belgio-Giappone, Spagna-Russia, Croazia-Danimarca, Svezia-Svizzera e Colombia-Inghilterra.

I primi due ottavi videro l’Uruguay vincere contro il Portogallo per 2-1  mentre l’Argentina cadde sotto i colpi del francese Kylian Mbappé.

Il terzo e il quarto ottavo di finale finirono ai calci di rigore, dove la Spagna dominò la partita con i padroni di casa della Russia e la Danimarca fu sconfitta dalla Croazia.

Il Brasile superò il Messico per 2-0 con le reti di Neymar e di Roberto Firmino e, nel sesto ottavo di finale, il Belgio sconfisse il Giappone per 3-2.

Nel frattempo la Svezia vinse contro la Svizzera e si assicurò i quarti di finale con una rete di Forsberg a metà ripresa e l’Inghilterra affrontò la Colombia, vincendo.

I quarti videro cosi Uruguay-Francia, Brasile-Belgio, Russia-Croazia, Svezia-Inghilterra.

Nel primo quarto di finale, l’Uruguay perse per 2-0 contro la Francia e il Brasile fu sconfitto con 2-1 dal  Belgio.

Per il terzo quarto di finale, l’Inghilterra vinse contro la Svezia, mentre in Russia e Croazia ci fu la vittoria dei secondi, che arrivarono a una semifinale di un Mondiale dopo vent’anni.

E, per la quinta volta nella storia del torneo, le semifinaliste erano solo nazionali europee.

La prima semifinale, a San Pietroburgo, vide Francia e Belgio e ai transalpini bastò un gol di testa di Umtiti all’inizio del secondo tempo per tornare alla finale del Mondiale, dopo dodici anni dall’ultima apparizione.

A Mosca, si sfidarono Inghilterra e Croazia, dopo cinque minuti di gioco, gli inglesi furono in vantaggio con un calcio di punizione di Trippier, ma la rete croata siglata da Perišić nel secondo tempo porta l’incontro ai tempi supplementari, dove il gol di Mandžukić fu decisivo per la prima qualificazione dei balcanici ad una finale di un Mondiale.

Per la finale del terzo posto a San Pietroburgo con Belgio e Inghilterra a prevalere furono i belgi, che, grazie alle reti realizzate da Meunier e Hazard, si aggiudicarono per la prima volta il terzo posto ad un Mondiale.

A Mosca Francia e Croazia si contesero il primo posto, ad inizio partita fu la Croazia a dominare, ma, nonostante ciò, il punteggio divenne a favore della Francia con un autogol di Mandžukić al 18′. Dieci minuti dopo, Perišić trovò il gol dell’1-1, ma al 38′ fu concesso un calcio di rigore per un tocco con la mano dello stesso autore del pareggio.

Dal dischetto, Griezmann segnò il suo quarto gol al Mondiale, riportando in vantaggio i Bleus.

Nel secondo tempo la Francia emerse grazie a due gol in pochi minuti di Pogba e Mbappé e, dopo un clamoroso errore del portiere francese Hugo Lloris, Mandžukić segnò la rete di un netto 4-2 e la Francia potè festeggiare il secondo titolo mondiale, a vent’anni dal primo trionfo.